Fincantieri, Romani: “Senza un piano condiviso no a chiusure”

Pubblicato il 26 Maggio 2011 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA

Paolo Romani (foto lapresse)

ROMA – Dopo che Fincantieri si è detta disponibile a discutere nel caos della crisi e dei lavoratori in rivolta è intervenuto il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani auspicando un piano condiviso.

«C’è la necessità di trovare delle ipotesi di riconversione e di ristrutturazione condivise. Sino a quel momento i cantieri non si chiudono», ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, a margine dell’assemblea di Confindustria.

«La crisi investe con maggiore problematicità Genova-Sestri e Castellammare di Stabia. Su Sestri è in atto un accordo di programma che vale 300 milioni, condiviso anche dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova», ha aggiunto Romani.

Il ministro dello Sviluppo economico ha replicato anche al leader della Cgil, Susanna Camusso, che sulla situazione della cantieristica ha denunciato un ritardo del governo.

«I tavoli ci sono sempre stati», afferma Romani, sottolineando che adesso si apre «un tavolo di consultazione, di verifica su quelle che possono essere le aree di conversione industriale e le ipotesi di ristrutturazione dell’azienda nel suo complesso».