Il Papa: la crisi è farina del diavolo che l’uomo impasta

Pubblicato il 26 Febbraio 2009 - 16:48 OLTRE 6 MESI FA

La crisi economica e finanziaria è al fondo farina del diavolo che gli uomini contribuiscono ad impastare e far lievitare. Benedetto XVI non esita a riproporre nel terzo millennio una diffidenza che da una ventina di secoli la Chiesa cattolica nutre verso “Mammona”, cioè verso il denaro inteso come fine e non come mezzo. Dice il Papa che “l’errore di fondo è sempre lo stesso: l’avarizia e l’idolatria”. Due “deficit” morali che portano appunto “mammona”, cioè la speculazione e la brama di arricchimento a travestirsi da Dio, fino a divenire la divinità appunto idolatra dei giorni contemporanei.

Una falsa divinità, quella del denaro, con intorno ad essa un falso culto: quello della scienza economica. In realtà questa scienza è solo alibi e dissimulazione dell’egoismo. Partendo da queste premesse il Papa annuncia di star lavorando ad una prossima enciclica sul rapporto tra economia e morale. Testo nel quale sarà detto che gli interessi economici cui tutto il mondo corre dietro portano il mondo alla rovina economica e al disastro morale. La denuncia è quindi di una umanità in “default” di etica. La proposta è quella di un’economia di fatto precapitalistica.

Nelle parole del Papa sono infatti evidenti sia l’attenzione e l’angoscia per la contemporaneità che l’eco di una critica antica allo stesso capitalismo. La Chiesa ritrova la sua attualità schierandosi come fa da secoli contro la modernità.