Impresa privata permessa se non espressamente vietata: il nuovo articolo 41

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 19:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”L’attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, con gli altri principi fondamentali della Costituzione o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Dovrebbe essere questo il testo del “nuovo” articolo 41 della Costituzione contenuto nel disegno di legge costituzionale all’esame del Consiglio dei Ministri.

Il disegno di legge costituzionale per la modifica degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione, ”ha avuto la doverosa fase di ponderazione ed approfondimento nell’ambito del gruppo di lavoro appositamente costituito”, sottolinea palazzo Chigi nel comunicato finale del cdm.

”Lo spirito che informa la proposta di riforma – si legge nella nota – è improntato, per quanto riguarda gli articoli 41 e 118, alla rimozione degli ostacoli che si frappongano fra l’imprenditore e la realizzazione dell’intrapresa, esaltando la responsabilità personale, nonché il ruolo dei livelli territoriali di governo nel concorso e nell’impulso alla realizzazione dell’iniziativa economica”.

”La revisione dell’articolo 97 invece, perseguendo l’obiettivo di incrementare qualità e trasparenza della pubblica amministrazione, correla in maniera inscindibile le funzioni pubbliche al bene comune della collettività”, rileva ancora il comunicato.