Imu 2013 solo ai Comuni: verso lo stop alle doppie addizionali sui tributi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2013 - 19:19 OLTRE 6 MESI FA

tasseROMA – Mai più doppie addizionali Irpef (al Comune alla Regione), mai più l’Imu sdoppiata tra Stato e Comune: la riforma del fisco parte anche da questa semplificazione per cui a ogni ente corrisponde un tributo. Lo prevede il primo articolo della delega fiscale così come è stato approvato dal comitato ristretto della commissione Finanze della Camera.

Il comitato ristretto sta predisponendo un testo da portare alla plenaria della commissione Finanze già la prossima settimana o al più nella successiva, sotto la presidenza di Daniele Capezzone (Pdl) che è anche relatore al provvedimento. Sono stati recepiti due emendamenti proposti da Capezzone al primo articolo: il primo stabilisce che i futuri decreti legislativi del governo dovranno essere emanati entro 12 mesi (e non 24 come prevedeva il testo originale), di cui il primo almeno entro 4 mesi. Ma per quanto riguarda i contribuenti più interessante il secondo emendamento di ”responsabilizzazione” degli Enti governativi che impongono le tasse: ”c’è una chiara individuazione – spiega Capezzone – di chi, Stato, comuni, eccetera, mette una certa tassa”.

”E’ un principio federalista che a noi piace molto” commenta Marco Causi, capogruppo del Pd. In pratica si afferma che ciascun ente di governo ha la sua imposta propria, e che quindi ”le basi imponibili devono essere coerenti e ciascun livello di governo”. Questo ha diverse conseguenze, la prima delle quali e l’abolizione delle duplicazioni delle addizionali, come quelle sull’Irpef che oggi sono imposte sia dai Comuni che dalle Regioni. ”Sono due anni che il Pd chiede l’abolizione dell’Irpef comunale” ricorda Causi. La seconda implicazione tocca l’Imu, perché il principio inserito nella delega chiede di individuare quale è la tassa propria dei comuni e l’Imu attualmente lo è. Quindi il problema della riforma dell’Imu non riguarderebbe più solo l’imposizione sugli immobili ma la capacita’ impositiva dei comuni. Domani il comitato ristretto affronterà un altro nodo, quello della riforma del catasto.