Ntv, Montezemolo contro la “gabbia” a Roma Ostiense: “Ostacolano la concorrenza”

Pubblicato il 15 Giugno 2012 - 15:10 OLTRE 6 MESI FA

(Foto LaPresse)

ROMA – “L’assurda “gabbia” costruita ad Ostiense danneggia i viaggiatori più che noi e copre di ridicolo chi parla di vera concorrenza o di liberalizzazioni”: ha commentato così Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Ntv, la cancellata di 2 metri che separa il centro servizi e la biglietteria dal binario dedicato a Italo alla stazione Ostiense di Roma.

Contro la “gabbia”, scrive il Corriere della Sera, si è scagliato anche l’amministratore delegato di Ntv Giuseppe Sciarrone: secondo lui la “prigione” è stata costruita da “Rfi per imprecisate ragioni di sicurezza solo una decina di giorni fa”.

La Ntv ha già presentato ricorso all’Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari.  Quella cancellata impedisce ai viaggiatori di andare direttamente dal parcheggio al treno lungo il binario 15, e li costringe ad un percorso tra scale e sottopassaggi, più lungo di alcuni minuti.

L’amministratore delegato di Rfi Mauro Moretti ha replicato: “Il 29 dicembre 2008 la proprietà del cosiddetto Air Terminal Ostiense e delle relative pertinenze è stata ceduta alla società Geal Srl. Nell’atto di compravendita era previsto che l’acquirente dovesse realizzare, subito e a sue spese, una separazione fisica tra i beni ceduti e aree inerenti l’attività ferroviaria. Ntv doveva sapere quali erano le regole”.

Ma per Montezemolo “Quelle sbarre sono il triste emblema di chi cerca di investire in Italia. Si continua tanto a parlare di crescita del Paese e si tollerano senza intervenire ostacoli alla concorrenza come questi. Lo sviluppo si fa con gli investimenti e non con le parole. E Ntv ha investito oltre un miliardo. Abbiamo assunto più di mille giovani con contratto a tempo indeterminato e altri mille posti di lavoro li sta creando l’indotto. Per questo vanno rimosse subito le troppe barriere che continuano a limitare la libertà di impresa e lo sviluppo”.

Il presidente di Ntv si è rivolto direttamente al governo: “Chiedo di difendere la concorrenza e non proteggere barriere e monopoli”. Il sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta, ha dovuto ammettere: “Non riesco a nascondere imbarazzo e indignazione per quelle sbarre”.