Manovra, Tajani: “Si va nella giusta direzione”

Pubblicato il 7 Settembre 2011 - 11:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 7 SET – La manovra va nella ”giusta direzione” e rappresenta un ”messaggio positivo che va incoraggiato”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani sottolineando che ”la strada imboccata è l’inizio di un percorso che deve proseguire nei prossimi anni”.

Tajani ha ribadito la valutazione positiva della Commissione Europea sulle misure varata ieri, 6 settembre, dal governo evidenziando che è ”un segnale che punta a rassicurare i mercati”. I provvedimenti ”possono incidete positivamente sul contenimento della spesa pubblica – ha osservato ancora Tajani – e danno segnali per la crescita”.

Positivo l’intervento sull’Iva così come quello sulle pensioni, misure più volte sollecitate da Bruxelles. ”Estremamente positiva” è stata poi giudicata da Tajani la decisione di inserire in Costituzione il pareggio di bilancio e l’abolizione delle provincie, un intervento quest’ultimo che incide sulla riduzione dei costi della politica e della macchina burocratica. Bene anche le novità intervenute in materia di liberalizzazioni.

”La strada imboccata – ha detto ancora il commissario – è l’inizio di un percorso che deve continuare nei prossimi anni in Italia e in Europa perché oltre che sul risanamento occorre lavorare con provvedimenti riforme che favoriscano la crescita”.

Il segnale positivo che arriva da Roma, a rilevato ancora Tajani, va ”incoraggiato” perché ”bisogna continuare su questa direzione. Siamo all’inizio di un percorso – ha aggiunto il vicepresidente dell’esecutivo europeo – ed e’ comunque apprezzabile sul fatto che l’Italia abbia accelerato i tempi della manovra per dare segnali chiari ai mercati che alla Bce prima della prossima riunione del suo board”.

”L’Italia – ha concluso Tajani – ha dimostrato di volersi assumere quella responsabilità storica nei confronti dell’Europa che ricade sulle spalle di tutto il Paese e di tutte le categorie coinvolte. In questa fase la coesione nazionale e’ fondamentale: l’interesse generale deve prevelare sul particolare”.