Marchionne: “Lasciamo l’Italia”, ma Fiat smentisce

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 18:44 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne (Foto LaPresse)

ROMA – Il Lingotto lascia l’Italia? Lo avrebbe detto l’amministratore delegato Sergio Marchionne e bisogna usare il condizionale perché tempo qualche ora e Fiat smentisce. ”La Fiat è una multinazionale, continueremo ad andare avanti. Abbiamo attività fuori dall’Italia e venderemo altrove. Chi pensa di condizionare la Fiat si sbaglia”, ha detto l’ad. “Il fatto è – ha spiegato – che un operaio su dieci vuole condizionare l’andamento dell’azienda”.

“La Fiat – ha proseguito – non puo’ essere la vittima di questa minoranza. Non si può investire così, parliamo di miliardi di euro di investimenti, non di aprire un supermercato. Possiamo lasciare l’Italia. Siamo una multinazionale e abbiamo attivita’ in tutto il mondo. Potremmo andare avanti anche senza l’Italia. Chi pensa di poter condizionare la Fiat, si sbaglia alla grande”, ha così concluso.

Marchionne ha poi replicato a Susanna Camusso, che aveva chiesto l’intervento del governo sul caso Fiat: “Il governo non c’entra nulla e Monti, quel povero uomo che ha un mondo di cose da fare, cosa c’entra con la Fiat? Monti deve portare avanti una serie di manovre per cercare di ottenere la tranquillità a livello europeo dei finanziamenti del Paese e se non ce la fa, fallisce il progetto. Per questo deve essere assistito e appoggiato dalla politica fino a quando ha risolto il problema. Non abbiamo altra scelta. Bisogna lasciarlo lavorare. Ho una grande fiducia nelle sue capacità di gestione”.

I sindacati e Dr Motor intanto hanno già sottoscritto l’accordo definitivo per la riconversione industriale dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, ha detto: “Dopo l’accordo tra Fiat e sindacati l’intesa è stata sottoscritta anche con Dr Motor. Quindi il processo di insediamento della Dr nel sito industriale di Termini da oggi può dirsi concretamente operativo”.

Ma in serata Fiat smentisce il passaggio più duro del discorso di Marchionne e fornisce la sua versione del discorso. ”Il dottor Marchionne non ha mai parlato di lasciare l’Italia”. ”Le dichiarazioni dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, riportate oggi da alcune agenzie di stampa riprendono in modo parziale e arbitrario alcune frasi pronunciate ieri a Washington alla presenza di numerosi giornalisti italiani tra i quali il corrispondente di Radio24 – e’ scritto nella nota – Non si e’ trattato quindi di una intervista esclusiva”.

”Il dottor Marchionne – prosegue la nota – rispondendo a una domanda del giornalista di Radio24 che conteneva le parole ‘lasciare l’Italia’ ha testualmente affermato ‘la Fiat e’ una multinazionale. Gestiamo attivita’ in tutte le parti del mondo. Abbiamo attivita’ economiche e industriali al di fuori dell’Italia. Vendiamo macchine in Brasile, in Cina, in America, in Messico. La cosa importante e’ la sopravvivenza della Fiat che non puo’ essere messa in discussione. Ci abbiamo messo otto anni per rimetterla in piedi. Abbiamo creato un’alternativa con Chrysler e non possiamo metterla in dubbio. Chiunque pensa di condizionare la Fiat si sbaglia”’. ”Queste affermazioni – spiega il comunicato – sono state correttamente riportate ieri sera dalle agenzie di stampa e stamattina dai principali quotidiani, i cui corrispondenti erano presenti al momento delle dichiarazioni”. ”In estrema sintesi – conclude la Fiat – il Dottor Marchionne non ha ma parlato di lasciare l’Italia”.