Mediaset sposta la sede legale in Olanda. Nasce holding quotata a Milano e Madrid. La sede fiscale sarà in Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Giugno 2019 - 19:35| Aggiornato il 8 Giugno 2019 OLTRE 6 MESI FA
Mediaset sposta la sede legale in Olanda. Nasce holding quotata a Milano e Madrid. La sede fiscale resta in Italia (foto Ansa)

Mediaset sposta la sede legale in Olanda. Nasce holding quotata a Milano e Madrid. La sede fiscale resta in Italia (foto Ansa)

ROMA – Mediaset ha deciso di trasferire la sua sede legale in Olanda, costituendo un’holding che contiene anche la partecipazione di controllo di Mediaset Espana.

La decisione è arrivata dopo un Cda del Biscione, nell’ottica di facilitare le alleanze internazionali iniziate con l’acquisto di quasi il 10% della tedesca Prosieben. L’holding MediaForEurope (Mfe) sarà quotata sia a Milano sia a Madrid e avrà sede fiscale in Italia.

“Abbiamo – dice Pier Silvio Berlusconi – il desiderio di una nuova casa per un broadcaster paneuropeo, nessuna delocalizzazione, tutte le attività rimangono in Italia e Spagna, cosi come la sede fiscale. Sede in Olanda perché lì le regole fanno sì che una società che affronta un cambiamento possa avere una stabilità di azionariato. Non posso non pensare ad altre aziende, per esempio nelle tlc, dove c’è un cambio nell’azionariato ogni due per tre”. 

“Da un’eccellenza italiana parte una sfida europea – dice ancora Pier Silvio Berlusconi – Questa è un’operazione che comporta una buona dose di coraggio. Non ci provate nemmeno a strumentalizzare, Mediaset è italiana e si lancia verso una nuova avventura internazionale. Tirare a bordo altri alleati è una cosa in cui credere”.

Con la nascita della ‘superholding’ del Biscione in Olanda – si legge in una nota di Mediaset – non vi sarà alcun “cambiamento nelle società operative in Italia e Spagna per le operazioni e la residenza fiscale che rimarranno nei rispettivi Paesi”. Stimati incrementi di efficienza e risparmio tra i 100 e i 110 milioni entro il 2023 e un ‘net present value’ di circa 800 milioni. Previsto anche un dividendo di 100 milioni e ‘buy back’ fino a 280 milioni al perfezionamento della fusione, a un prezzo massimo di 3,4 euro per azione.