Mutui impossibili: tassi in su del 103%. Per pagarli serve un terzo del reddito

Pubblicato il 18 Agosto 2012 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Pagare un mutuo diventa impresa sempre più ardua: in un anno i tassi sono aumentati del 103%. Cioè, se un cittadino ha contratto un mutuo, mediamente deve tirare fuori dalle proprie tasche il 30% del reddito per pagarlo. Lo dice uno studio di Confartigianato.

A maggio 2012 il tasso d’interesse sui prestiti alle famiglie si attesta al 4,12% (+103% su un anno). Questa è solo la punta dell’iceberg per una crisi del settore edilizio che, stando allo studio, è molto più estesa: crollo per le compravendite (-17,8%) e crisi profonda per i lavoratori del settore (-97.800 posti).

Le cifre parlano chiaro: tra giugno 2011 e giugno 2012 – spiega Confartigianato – le imprese del settore costruzioni, pari a 899.602, sono diminuite dell’1,36%. In calo dell’1,17% anche le imprese artigiane, che sono la fetta più consistente del settore edile: 577.588, vale a dire il 64,2% del totale. Negative le conseguenze sull’occupazione: tra giugno 2011 e marzo 2012 è diminuita del 5,1%, pari a 97.800 posti di lavoro in meno.

Per quanto riguarda i tassi Confartigianato mette in luce che quello sui mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è sensibilmente sceso fino al minimo di 2,51% in giugno 2010: successivamente è tornato a crescere, ma a maggio 2012 si attesta sul 4,12%.

Il tasso medio sui mutui a maggio 2012 è così di 103 punti base superiore rispetto ad un anno fa e di 161 punti base superiore rispetto al precedente punto di minimo di giugno 2010.