BOLOGNA – Beppe Grillo “scomunica“, e la “pecora nera” Favia si ravvede e torna all’ovile: il consigliere regionale emiliano del Movimento 5 Stelle ha deciso che non andrà più nelle tv per farsi intervistare a pagamento. L’annuncio è arrivato tramite Facebook.
Favia ha detto di aver bloccato il proprio contratto con 7Gold: “Come può testimoniare l’agente della Tv locale o il mio collega Andrea Defranceschi o la nostra impiegata amministrativa per quest’anno, ben due settimane prima delle polemiche, io avevo dato disposizione di bloccare il rinnovo del contratto con la Tv locale, per via di alcune criticità che non mi convincevano. Tra cui l’unica ragione a mio avviso di ‘Repubblica’ (il giornale che per primo ha sollevato la questione delle interviste a pagamento), ovvero che non fosse chiara la committenza pubblica degli spazi (competenza dell’editore). Segnalai la cosa a chi di dovere il quale mi tranquillizzò, ma questo non mi giustifica: devo fare anch’io un mea culpa”.
La polemica era stata sollevata da Beppe Grillo, in realtà, che sul suo blog aveva scritto: “pagare le interviste, per il Movimento, è come pagarsi il funerale”.
Favia ha poi elogiato il proprio “guru”: “Beppe svolge benissimo il suo lavoro di sensibilizzazione attraverso il blog. Ci siamo sentiti sia prima che dopo il suo post. Continui da battitore libero a scrivere ciò che pensa e quelle che sono le sue opinioni, che nella stragrande maggioranza dei casi condivido. Lo faccia anche senza troppe carezze o giustificazioni se coinvolti degli eletti M5S, e poi è il suo stile”.
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