La popolazione italiana è destinata, inevitabilmente, a invecchiare. Gli over 55 in Italia, ad oggi, rappresentano il 38,7% della popolazione e raggiungeranno il 46,9% nel 2050, passando da 22,8 milioni a 25,5 milioni.
“Agevity 2024: Longevità, Società, Economia, Futuro”
Questa fascia di popolazione rappresenta una parte importante della nostra economia, fatta di persone che consumano, viaggiano, vanno a cena fuori, frequentano palestre, cinema e teatri. È quindi strategico sostenere la filiera della Silver Economy. È questo l’obiettivo di “Agevity 2024: Longevità, Società, Economia, Futuro”, l’iniziativa presentata oggi in una conferenza stampa al Senato.
Dopo l’evento dello scorso anno, che ha visto più di 700 iscritti, 50 speaker dal mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale e 30 tra aziende e associazioni sostenitrici, Agevity torna con la seconda edizione a Milano presso l’Università Bocconi, il 24 e 25 settembre. Promossa dal Silver Economy Network con il supporto di Assolombarda, la due giorni ha l’obiettivo di mettere a sistema i concetti di ageing (invecchiamento) e longevity (longevità) per generare innovazione e sostenibilità.
“Una società che invecchia – spiega la presidente del Silver Economy Network, Mariuccia Rossini – è un’opportunità, oltre che una sfida. Ma il mercato dei prodotti e servizi dedicati al cliente over 65 è frammentato. Inoltre si pensa ancora troppo spesso alla Terza Età solo in termini di bisogni socio-sanitari. Noi vogliamo contribuire alla promozione di una narrativa differente”.
Agevity 2024 riunirà gli attori della longevity economy del panorama nazionale e internazionale, con un focus su salute e benessere. Il palinsesto prevede due conferenze plenarie, un forum sull’innovazione, otto sessioni tematiche e quindici workshop. “L’iniziativa è nata per valorizzare la longevità come elemento chiave di sviluppo sociale ed economico del sistema Paese. Per rendere gli anziani sempre più autosufficienti, c’è bisogno di un lavoro trasversale a tanti settori, inclusa l’industria e la ricerca”, conclude il senatore Ignazio Zullo (FdI), presidente dell’Intergruppo Parlamentare per l’Invecchiamento Attivo.