“La patrimoniale non la faremo mai”, parola di Berlusconi

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – ”La patrimoniale non la faremo mai”: è stato secco,  Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio aveva già mandato una lettera al Corriere della Sera e si è infuocata la polemica.

Se l’imposta era stata lanciata dall’ex premier Giuliano Amato prima e dal banchiere cattolico Pellegrino Capaldo poi, sono intervenuti Pietro Ichino dalle colonne del quotidiano Il Riformista, rispondendo all’allarme per i ceti medi lanciato dal presidente del Consiglio, e poi Mario Deaglio e Marcello Sorgi su La Stampa e tanti altri.

Ultimo in lista il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta che sul Sole 24 ore del 16 febbraio ha scritto che per crescere servno “riforme e non la patrimoniale”.

Da una parte c’è Berlusconi che non vuole assolutamente la patrimoniale, ma non dice nulla di come intende ridurre il debito pubblico. Dall’altra c’è la sinistra che ha riproposto l’imposta  come soluzione anti-crisi, una vera e propria “botta secca” per cercare di ritornare in pari con il bilancio.