Pensioni, FMI: “Tagliatele, per un anziano spendete 7 volte che un non anziano”

Pensioni, FMI: "Tagliatele, per un anziano spendete 7 volte che un non anziano"
Pensioni, FMI: “Tagliatele, per un anziano spendete 7 volte che un non anziano”

ROMA – Pensioni, FMI: “Tagliatele, per un anziano spendete 7 volte che un non anziano”. La spesa pensionistica italiana è troppo alta, la più alta d’Europa, succhia il 30% della spesa pubblica totale: secondo il Fondo Monetario Internazionale, è lì che i governi devono intervenire, solo nel comparto pensionistico è possibile attingere le risorse che ci servono per ridurre il debito. Le riforme approntate vanno nella giusta direzione ma devono essere implementate e rese esecutive, ci vuole tempo. I tagli alla spesa, la spending review sono uno strumento utile, ma senza toccare le pensioni (e anche le sacche di inefficienza della sanità) anche insufficiente.

Fmi sottolinea come in Italia si spenda per un anziano sette volte di più che per un non anziano. Le previsioni di crescita italiane non sono buone: per il terzo anno consecutivo il 2014 l’economia italiana si contrarrà ancora (Pil a -0,1%), il debito toccherà il picco del 136,4%, in un contesto di disoccupazione ai massimi dal dopo guerra, al 12,6%. Serve un’azione radicale, dice il Fmi, perché la crescita stenta, serve una correzione subito da 7/8 miliardi per l’accantonamento inevitabile se nel 2015 si vuole abbassare il debito.

Il Governo Renzi ha preso bene la relazione del Fmi: è piena di fosche previsioni, immagina una crescita abulica nel 2015, ma attesta il riconoscimento per “l’ampia e ambiziosa agenda”. Fmi promuove il “jobs act”, la riforma della giustizia, della Pubblica Amministrazione, della legge elettorale, ma intanto dichiara il Paese ancora vulnerabile per il rischio debito, che non riesce ad emergere dalla recessione, che ha bisogno di una manovra. Una manovra che contempla il taglio delle pensioni.

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