Pensioni. Il rimborso del sig. Rossi (1300 netti mensili): 2400 euro netti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2015 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni. Il rimborso del sig. Rossi (1300 netti mensili): 2400 euro

Pensioni. Il rimborso del sig. Rossi (1300 netti mensili): 2400 euro

ROMA – Un conteggio ragionato e affidabile su quanto i pensionati sopra i 1400 euro hanno perso per le mancate indicizzazioni degli assegni pensionistici è stato presentato dai tecnici del Parlamento. Al netto delle tasse, l’ipotetico signor Rossi, come per semplicità lo ha chiamato Roberto Petrini su Repubblica, un pensionato medio da 1300 euro netti al mese, avrebbe diritto a un rimborso di 2400 euro. Essendo la sua una pensione di tre volte e mezzo il trattamento minimo forse si vedrà riconosciuto un rimborso quasi pieno: per saperlo bisognerà aspettare almeno il consiglio dei ministri di lunedì quando il Governo indicherà le soluzioni contabili del caso. Intanto vediamo finora quanto ha perso.

Il Signor Rossi, come circa 2 milioni di suoi colleghi, percepiva una pensione mensile di 1.639 euro lordi (circa 1.300 netti), un trattamento pari a tre volte e mezzo il minimo. Arrivò la crisi degli spread e l’emergenza economica, e il governo Monti fu costretto a bloccargli per due anni, il 2012 e il 2013, l’indicizzazione al costo della vita. Da allora il pensionato Rossi ha cominciato a perdere soldi: nell’intero 2012 ha ricevuto una pensione più bassa di 567 euro, nel 2013 ha perso ulteriori 630 euro per lo stesso meccanismo di mancata rivalutazione e ha cominciato a perdere altri 17 euro per effetto del “trascinamento” (se gli fosse stata corrisposta la perequazione che gli spettava l’anno successivo l’assegno sarebbe stato più alto perché calcolato su una base maggiore).

In tutto i suoi arretrati, dopo la sentenza della Corte costituzionale del 30 aprile scorso che ha bocciato la norma del 2011, e in caso di rimborso “pieno”, ammontano a 3.007 euro per i tre anni 2012-2014. Alla somma dovuta dallo Stato al nostro pensionato per il pregresso si aggiunge, dal 2015, la maggiorazione che dovrebbe essere incorporata nella pensione come effetto dell’intero ricalcolo pari a 1.229 euro (compresi i 32 euro dei “trascinamenti”). Il signor Rossi potrebbe presentarsi all’Inps e chiedere indietro 4.236 euro lordi […] Naturalmente la cifra è al lordo delle tasse: il Signor Rossi in questione dopo aver pagato l’Irpef, in caso di rimborso completo, si troverebbe in tasca circa 2.400 euro. (Roberto Petrini, La Repubblica).