ROMA – Il suicidio del pensionato di Civitavecchia che ha perso i suoi risparmi (100mila euro in obbligazioni subordinate), le polemiche seguite al decreto salva-banche che però impegna i risparmiatori, le speculazioni politiche e l’inasprimento dei toni (anche nei confronti di chi ci ha rimesso per inconsapevolezza sua ma anche per la cattiva gestione dei soldi raccolti) meritano un approfondimento conoscitivo. Cosa significa, ad esempio, obbligazione subordinata? Subordinata a cosa? Sul Sole 24 Ore, Rossella Bocciarelli offre una spiegazione esauriente.
Le obbligazioni subordinate sono dei titoli il cui rimborso, in caso di default dell’emittente, è, per l’appunto, “subordinato” a tutte le altre ragioni di credito, privilegiate e chirografarie e che precede soltanto quello eventuale al capitale di rischio degli azionisti. E la nuova normativa europea, nata per evitare che in futuro a pagare il conto più salato in caso di crisi bancaria siano i contribuenti, prevede che in caso di salvataggi bancari devono essere lasciati fuori sia gli azionisti che gli obbligazionisti subordinati, proprio perché queste due categorie condividono il rischio d’impresa. (Rossella Bocciarelli, Il Sole 24 Ore).
Il loro rischio sta nell’ordine di rimborso in caso di insolvenza da parte dell’istituto: mentre le obbligazioni senior sono rimborsate per prime, le subordinate vengono pagate per ultime, prima degli azionisti. Queste obbligazioni rappresentano un investimento dal rischio elevato, per varie ragioni: perché non solo in caso di fallimento o di dissesto, la perdita che può subire l’investitore è sempre elevata e molto spesso tendente al 100% del capitale investito, ma anche perché non hanno una vera e propria scadenza, è incerta la data del rimborso del capitale. Assomigliano più ad azioni che ad obbligazioni corporate. Perché, infine, essendo difficile valutarne il prezzo è di conseguenza difficile diversificare il rischio.