Con un impiego a tappeto, a livello globale, le lampadine a basso consumo energetico farebbero non solo la felicità dell’ambiente, ma anche del portafogli di grandi paesi emergenti. E’ il caso del Brasile, che con la nuova legge prevista per il 2012 potrebbe tagliare una spesa di 2 miliardi di dollari l’anno, oltre a 4 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni di un milione di automobili. E’ questo uno dei dati dell’Unep emersi nel corso della Conferenza mondiale sul clima in corso a Cancun, in Messico, fino al 10 dicembre.
Usando solo eco-lampadine, l’Indonesia taglierebbe la bolletta energetica di un miliardo di dollari l’anno e 8 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra, cioè quelle di due milioni di auto. Grazie ad un nuovo piano, anche il Messico risparmierebbe 900 milioni di dollari, riducendo la produzione di gas serra di 5 milioni di tonnellate. ”In realtà – afferma Achim Steiner, direttore esecutivo dell’Unep – i benefici economici potrebbero essere anche superiori. Il passaggio ad una illuminazione efficiente in Indonesia, per esempio, eviterebbe di costruire tre centrali a carbone, per un costo di 2,5 miliardi di dollari”.
Secondo Steiner ”questi calcoli non includono i benefici più ampi a livello ambientale, in termini di salute e di ”green economy” a comunità e paesi, eliminando l’uso di carburanti fossili come il cherosene e riducendo le emissioni da centrali alimentate da carburanti tradizionali. Si parla di circa 1,8 milioni di morti l’anno legate all’inquinamento fuori e dentro casa: anche qui un’illuminazione più efficiente può avere un ruolo”.
La valutazione è stata condotta in 100 paesi, ed è emerso che la Nigeria potrebbe tagliare i suoi consumi di elettricità di oltre il 15%, la Cambogia di più del 30%, l’Uzbekistan del 20% , la Croazia, il Guatemala e lo Yemen di circa il 10%. A livello globale, fra il 50% e il 70% delle vendite globali sul mercato dell’illuminazione interessa ancora lampadine incandescenti, inefficienti. Attualmente, sono circa 40 i paesi impegnati nella trasformazione del proprio mercato su questo fronte, che include l’eliminazione di vecchie lampadine, come Ue, Cuba, Australia, Usa, Canada e Filippine.