Sanità, Fasi. Da bilancio sociale a E health: dirigenti, rimborsi via mail e sms

Pubblicato il 29 Dicembre 2014 - 07:55 OLTRE 6 MESI FA
Sanità, Fasi. Da bilancio sociale a E health: dirigenti, rimborsi via mail e sms

Sanità, Fasi. Da bilancio sociale a E health: dirigenti, rimborsi via mail e sms

ROMA – Il 2015 del Fasi, il  fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dirigenti, avrà come parola d’ordine “semplificare”. Semplificare, all’insegna della E-health, l’informatizzazione di tutto il canale sanitario italiano, “per migliorare”. Primo passo sarà

“la comunicazione con gli iscritti, che per essere più rapida ed efficace avrà luogo sempre più via sms”
è uno degli impegni presi dal presidente Stefano Cuzzilla con gli iscritti del Fasi nella sua “Lettera” di dicembre 2014,
“con la messa a punto dell’ultimo stadio di un percorso pluriennale di innovazioni che riguarda il Fondo e che stiamo realizzando con grandi sforzi ma altrettante soddisfazioni”.
Il 2012 è stato “l’anno della prevenzione”, il 2013 è “l’anno del welfare integrato”, il  2014 “l’anno dell’innovazione e della semplificazione”. E ora, per il 2015, la semplificazione della comunicazione.
È la risposta che il FASI, dice Stefano Cuzzilla, sta garantendo
“a una domanda di salute che si presenta sempre più complessa e qualificata, in un contesto generale in cui il Servizio Sanitario Nazionale non è più percepito come sufficiente e adeguato”.
La lettera di fine 2014 segue di poco un altro fatto importante, la pubblicazione del Bilancio sociale 2013, nel quale sono stati introdotti
“elementi strutturali d’innovazione rispetto alle passate edizioni, per rendere al meglio lo spirito con il Fasi ha operato durante l’anno, con l’obiettivo che il Bilancio Sociale 2013 documenti nel concreto l’impegno etico e di responsabilità sociale in favore degli assistiti, delle imprese contribuenti e di tutti i soggetti con cui il Fasi interloquisce”.
Il Fasi, fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, è nato per volontà di Confindustria e Federmanager,
“conta oltre 15.000 imprese iscritte e circa 300.000 assistiti tra dirigenti in attività (57.871), dirigenti in pensione (69.437) e le loro famiglie (169.466). Nel solo 2013 il Fasi ha erogato prestazioni sanitarie per oltre 295 milioni di euro”.
I tre obiettivi che costituiscono il cuore della azione del Fasi, spiega Stefano Cuzzilla, sono
1. difesa del principio di solidarietà intergenerazionale, la protezione della salute dei suoi iscritti per tutto l’arco della loro vita, anche dopo il pensionamento. Da qui la scelta
“di potenziare la tutela della non autosufficienza, di impiegare energie in favore della prevenzione sanitaria, di introdurre per la prima volta il concetto di benessere e di stili di vita tra i nostri assets”;
2. trasparenza ed efficienza gestionale. La gestione della spesa deve essere “trasparente e costantemente monitorata” e a questo fine è stato redatto un bilancio tecnico attuariale, sono stati qualificati i controlli interni e avviato un programma di investimenti in ICT;
3. salvaguardia del patrimonio professionale del management italiano: le policies del Fasi
“guardano al sostegno al reddito ma soprattutto al rilancio delle professionalità e alla formazione dei dirigenti, sia che operino in aziende piccole, medie o di grandi dimensioni”.
 Per il 2015 il Fasi non ha solo in agenda la comunicazione, anche se è al primo posto, grazie a una banca dati telematica
“che conta 118mila indirizzi mail verificati e aggiornati su 130mila iscritti al Fasi allo scopo di ottimizzare le procedure e le comunicazioni, risparmiando risorse certe da destinare alla primaria attività di assistenza sanitaria”.
Ci sono anche: ampliamento della rete delle strutture sanitarie convenzionate con il Fasi, che oramai hanno superato quota 3.000,

aumento dell’offerta dei pacchetti di screening e diagnosi precoce per la prevenzione delle patologie più diffuse. Inoltre, per l’invio delle fatture e della modulistica relative alle prestazioni sanitarie effettuate, dal 2015, sarà possibile percorrere un nuovo doppio binario per recapitare al Fondo il materiale necessario per i rimborsi: o l’inserimento online di tutti i documenti scansionati oppure l’invio in formato cartaceo non più dei documenti in originale bensì di fotocopie. La digitalizzazione dei documenti garantirà a tutti gli iscritti al Fondo di sostenere meno costi, di ridurre drasticamente i tempi e in generale di ottenere più servizi”. Il piano di semplificazione dei processi si inserisce in un più complesso progetto di E-health, ovvero di informatizzazione di tutto il canale sanitario. La novità è il frutto di un lungo processo avviato nell’aprile del 2014 quando il Ministero della Salute e l’Agenzia delle Entrate hanno dato parere positivo al progetto di dematerializzazione presentato dal Fasi.

Ma, avverte Stefano Cuzzilla,

“cambia il metodo ma non la sostanza: il Fasi si apre alla digitalizzazione ma mantiene salda la vicinanza ai suoi iscritti”.