Caso Scajola: via libera a Romani, ma è servito l’ok di Tremonti e Marcegaglia

Pubblicato il 5 Maggio 2010 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

L’interim allo Sviluppo Economico di Berlusconi sarà di breve durata: si è raggiunta l’intesa sul nome di Paolo Romani, attualmente plenipotenziario del premier nel delicato capitolo delle comunicazioni (tv, telefonia, reti ecc.). Singolare, a quanto si apprende, che questa intesa abbia coinvolto il ministro Tremonti, come è logico, e il presidente di Confindustria Marcegaglia. Un po’ meno logico o perlomeno irrituale. Scajola aveva infatti, in qualità di ministro, la responsabilità dell’importante dossier sul nucleare, cioè le chiavi e la cassaforte dell’imminente rivoluzione energetica fondata sullla messa in cantiere di nuove centrali.

L’ok all’ipotesi di una”‘promozione” dell’attuale viceministro alle Comunicazioni Romani sarebbe stato dato dal titolare dell’Economia sia al premier Silvio Berlusconi, nel corso dell’incontro tenutosi ieri sera a palazzo Grazioli, sia al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia durante un colloquio telefonico, avvenuto anch’esso ieri.

Circostanza quest’ultima confermata da ambienti di viale dell’Astronomia che mostra in maniera evidente come Confindustria sia ormai consultata anche nelle decisioni politiche del governo, persino nella scelta di un ministro, laddove, come in questo caso tra le sue competenze vi sia il delicato e miliardario business del nucleare.

Per il titolare di via XX Settembre, sottolineano le stesse fonti, quello di Romani è un nome che garantisce “competenza” e “continuità”.