Marchionne: “E’ l’Italia che deve decidere se far parte di Fiat”

Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne (Foto Lapresse)

TORINO – E’ l’Italia che deve decidere se far parte del progetto Fiat, non il contrario. Lo ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo:  ”Spetta al Paese decidere se vuole fare parte del nostro progetto. Grazie all’alleanza Fiat-Chrysler – ha detto – l’Italia ha la grande occasione di rientrare in un disegno globale, beneficiando della possibilità di esportare in mercati extra-europei. Questa però non è una scelta che possiamo fare noi per l’Italia. Gli strumenti ci sono, la nostra volontà anche. Ora dipende solo dall’Italia, soprattutto dalle forze sociali, se metterli a frutto. Non chiediamo nulla di più che un rapporto a due vie, basato sul rispetto reciproco e non su continue pretese”. Così Sergio Marchionne che, applaudito dagli azionisti, ha ricordato le parole del premier Monti (‘La Fiat ha fatto grande il Paese e il Paese l’ha fatta grande’).

”L’Italia può diventare un pezzo importante del mosaico dell’azienda che stiamo costruendo. Un mosaico in cui ogni parte comprende il contributo che può offrire all’insieme e riconosce il contributo delle altre parti”, ha continuato Marchionne. ”Il mio augurio, ovviamente è che la volontà di dare all’Italia questa opportunità sia più forte di ogni altra ragione, politica o ideologica. Pretendere che le scelte della Fiat vengano fatte solo in ottica italiana è una visione ristretta e pericolosa”.

”Ristretta – ha spiegato – perché manca di onestà intellettuale verso più di due terzi dei lavoratori della Fiat che non sono in Italia. Pericolosa perché ci condannerebbe all’isolamento e alla scomparsa”. ”L’epoca in cui viviamo – ha affermato Marchionne – non ci lascia molta scelta. Quella di andare a cercare i fatturati altrove e sempre più lontano è diventata una necessità. Soprattutto per un business come quello dell’auto in Europa, schiacciato da anni da una sovracapacità produttiva cronica, la ricerca di nuovi mercati è un imperativo di sopravvivenza. L’alleanza con Chrysler ci offre un’opportunita’ unica e probabilmente irripetibile per trovare una soluzione autonoma a questo problema”.

Marchionne ha anche spiegato il prossimo obiettivo di Fiat. “Fiat costruirà la prima vettura in Russia nel 2013, mentre in Cina l’avvio della produzione sarà a metà 2012”.