Siria: petrolio rialza ai massimi, benzina rincara subito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Agosto 2013 - 17:25 OLTRE 6 MESI FA
Siria: petrolio rialza, benzina rincara

Siria: petrolio rialza, benzina rincara

DAMASCO –  Venti di guerra in Siria, il prezzo del petrolio schizza verso l’altro. E la benzina segue di pari passo, con rincari subito sensibili alla pompa. L’inasprirsi della crisi siriana ha fatto schizzare il prezzo del petrolio, che è volato ai massimi da due anni, e subito sono scattati i rincari dei carburanti, proprio alla vigilia dell’ultimo weekend di contro-esodo su strade e autostrade italiane. Ieri il Brent, il greggio europeo, ha superato i 117 dollari, il 2,6% in più rispetto al giorno precedente e ai massimi da sei mesi. Altrettanto è avvenuto con il greggio americano, che ormai da circa due mesi viaggia sopra la soglia dei 100 dollari, e che negli ultimi giorni ha ingranato una marcia decisamente più alta superando i 112 dollari.

Intanto, a centesimi qua e la, alle pompe di benzina le varie compagnie stanno già aumentando il prezzo del carburante. Ma l’Unione petrolifera è pronta nel replicare che ”i prezzi dei carburanti nel mese di agosto si sono adeguati solo in parte alla crescita delle quotazioni internazionali, con un bilancio complessivamente positivo per i consumatori a conferma di un comportamento di cautela e responsabilità delle compagnie petrolifere”.

I prezzi internazionali dei prodotti raffinati però non potevano certo restare indifferenti all’andamento dei mercati: le quotazioni Platts della benzina, già ieri, avevano segnato un rialzo di oltre 17 euro ogni mille litri e il diesel di oltre 12.

Di qui l’immediato rincaro della benzina: le compagnie petrolifere non hanno perso tempo e hanno subito messo mano ai listini. Eni, stando alle rilevazioni di Quotidiano Energia, ha rincarato i prezzi raccomandati di entrambi i prodotti di 1 centesimo, mentre Shell e Q8 hanno rialzato di 0,5 centesimi. Il prezzo medio praticato della benzina va dunque dagli 1,825 euro di Eni agli 1,835 di Q8, mentre per il diesel si passa da 1,731 euro di IP a 1,736 di Tamoil e Q8.

Siamo ancora lontani dai picchi dello scorso anno, con il record di 1,920 euro per la benzina raggiunto ad agosto, ma le incertezze geopolitiche – oltre alla Siria pesano anche l’Egitto e la Libia – non lasciano prevedere nulla di buono. Secondo un rapporto diffuso dagli analisti di Societe Generale, infatti, il Brent potrebbe toccare il picco di 150 dollari al barile nel caso in cui il conflitto siriano dovesse coinvolgere altre aree del Medio Oriente, superando così il record di 147,50 dollari del luglio del 2008.

Sinora i mercati hanno considerato l’attacco alla Siria come altamente probabile, ma a destare maggiori preoccupazioni sono piuttosto le ritorsioni da parte dei Paesi produttori di petrolio come in particolare l’Iraq, che potrebbero dunque far salire i prezzi del petrolio, anche se temporaneamente, fino a 120 o 125 dollari al barile.