Stage, compenso minimo di 400€ lordi: mai più gratis

Pubblicato il 21 Dicembre 2012 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA
Credits: Corriere della Sera

ROMA – Niente più stage gratis in azienda: è in arrivo un compenso minimo di 400 euro lordi al mese. La novità prevista dalla bozza delle linee guida sui tirocini che il ministero del Welfare ha definito la scorsa settimana è stata discussa due giorni fa dalla commissione lavoro della Conferenza delle Regioni. Entro il 24 gennaio dovrebbe approdare sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni, poi starà a queste ultime definire i dettagli.

Una rivoluzione per l’esercito di 500 mila stagisti che solo nel 2011 ha fatto il suo ingresso nel mondo del lavoro low cost. Tra loro uno su due non gode nemmeno di un rimborso spese. Per un giovane fresco di laurea o in cerca di prima occupazione, in tempi di crisi, anche 400 euro possono fare la differenza. In termini di gratificazione ma anche di prospettive, per orientarsi nel mondo del lavoro e instaurare contatti utili in vista di tempi migliori, senza al contempo gravare troppo sul bilancio familiare.

E’ pur vero però che ormai gli stage, ponte tra studio e lavoro lungo il quale quasi tutti i giovani hanno più o meno transitato, si è ormai trasformato in occupazione mascherata. Schiavitù del nuovo millennio che la riforma Fornero ha tentato di estirpare. In tal senso le linee guida prevedono anche dei limiti di tempo: il tirocinio standard non potrà durare più di sei mesi. Quello di reinserimento, riservato a disoccupati e cassaintegrati, non più di un anno, quello riservato a disabili non più di due anni. Non sono ammesse proroghe: non sarà possibile fare più di uno stage presso lo stesso datore di lavoro e ci sarà pure un tetto al numero di stagisti a seconda delle dimensioni dell’azienda (al massimo uno per le aziende fino a 5 dipendenti).

Quando entreranno in vigore le nuove regole?Le linee guida sono soltanto una traccia che il governo detta alle Regioni, ognuna delle quali ora dovrà scrivere la propria legge. Questo vuol dire che Regioni già all’avanguardia come la Toscana possono confermare i 500 euro previsti dalla legge approvata alcuni mesi fa, ma non scendere sotto i 400 che ora saranno politicamente vincolanti. Le linee guida rappresentano una sorta di ingerenza soft del governo in una materia che è di competenza delle Regioni: la Corte Costituzionale è stata chiara appena due giorni fa quando ha bocciato un articolo della riforma voluta dal governo Berlusconi perché in contrasto con i criteri di competenza tra periferia e centro sanciti nel titolo V della Costituzione.

Con questo schema orientativo il governo si è posto così al riparo dalla pioggia di ricorsi che potrebbero arrivare dalle Regioni. Insomma, non importa quanto ci vorrà, ma il compenso minimo per gli stagisti potrebbe davvero diventare realtà. Magari dalla prossima legislatura.