TAGLIO TASSI NON FERMA CROLLO BORSE EUROPEE, MILANO CHIUDE A -5,72%, WALL STREET IN ALTALENA

Pubblicato il 8 Ottobre 2008 - 06:23 OLTRE 6 MESI FA

Non è stato sufficiente il taglio dei tassi dello 0,50% decretato da quasi tutte le principali banche centrali del mondo per ridare fiducia ai mercati finanziari in caduta libera. In mattinata i mercati europei sono arrivati a perdere anche l’8-9% (con punte del 10%), poi hanno recuperato un po’ per assestarsi su perdite del 5-6%, infine alle 13 la buona notizia di Bce e Fed ha fatto tornare l’ottimismo e gli indici hanno recuperato le perdite e alcuni sono anche passati in territorio positivo. Ma l’euforia è durata solo pochi minuti: dopo mezz’ora circa gli indici sono tornati a calare e prima dell’apertura di Wall Street sono piombati di nuovo a -5% dopo che i futures newyorkesi sono passati in segno negativo.

PIAZZA AFFFARI E L’EUROPA – Una tendenza, quella al ribasso, certificata anche dalla chiusura dei listini, che ha visto il deciso calo di Piazza Affari. L’indice Mibtel ha fatto segnare un -5,72% a quota 16.793 punti, mentre l’S&PMib cede il 5,71% a 22.274 punti. In calo anche l’All Stars, che lascia sul terreno il 5,64% a quota 9.149 punti. Fra i titoli del listino milanese, Finmeccanica tiene con un guadagno di circa 2 punti percentuali, seguita da Banco Popolare, Prysmian, Atlantia e Mediolanum. Fra i maggiori ribassi del listino, invece, prosegue l’emorraggia di Unicredit che cede circa 13 punti. In affanno anche Impregilo, l’Espresso, Autogrill e Tenaris. I ribassi colpiscono anche le altre principali Borse europee. Fra le piazze finanziarie, Parigi chiude a -5,75%, Francoforte cede il 5,84% mentre Londra segna un calo del 4,89%.

WALL STREET – I futures di Wall Street sono balzati subito in territorio positivo di 200 punti dopo il taglio dei tassi della Fed, ma pochi minuti prima dell’apertura si sono affossati a -255 punti. L’apertura è stata negativa, con l’indice Dow Jones che è subito sceso sotto il 2%, trascinando anche il Nasdaq a -2,5%. Poi gli indici sono tornati a salire, per poi scendere di nuovo.

ASIA – La discesa della Borsa di Tokyo è stata invece inarrestabile. L’indice Nikkei ha chiuso a -9,38%, il calo più pesante di tutti i tempi, ben sotto la soglia psicologica dei 10 mila punti. Le altre principali piazze dell’Asia hanno seguito la stessa tendenza: Shanghai -3%, Hong Kong -5,2 (la Banca centrale ha tagliati i tassi di un punto al 2,5%), Mumbay -4,3%, Seul -5,8%, Taiwan -5,8%, Singapore -5,5%, Qatar -8,13%, Bangkok -8,37%.

MUTUI – Continuano a volare le rate dei mutui. L’Euribor a tre mesi vola al 5,393%, nuovo massimo dal 1994.

EURO – Euro in calo nei primi scambi della mattinata sui mercati valutari europei. La moneta unica passava di mano a 1,3548 dollari e a 134,64 yen (ai minimi degli ultimi tre anni). Dopo il taglio dei tassi l’euro si è attestato a 1,3715 sul dollaro.

PETROLIO – Forte calo anche del petrolio a 86,18 dollari al barile, in discesa di quasi 4 dollari. Per poi risalire a New York sopra i 90 dollari dopo il taglio dei tassi.

ORO – Sale decisamente invece il prezzo dell’oro, quotato a Londra 911,35 dollari l’oncia, in crescita addirittura di quasi 25 dollari (+2,8%) rispetto alla chiusura di New York di martedì sera. Il prezzo dell’argento è in crescita del 5%. L’oro è poi sceso sotto i 900 dollari l’oncia dopo il taglio dei tassi per risalire a 915 a New York.