Obama stringe la mano a Xi Jinping (foto): nuova cooperazione tra Usa e Cina

Pubblicato il 8 Giugno 2013 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Barack Obama e Xi Jinping, presidenti degli Stati Uniti e della Cina, lanciano una nuova cooperazione in nome della stabilità. Obama e Xi hanno deciso di porre le basi per un ”nuovo modello di cooperazione” tra due ”grandi Paesi”. Perché da forti relazioni tra la gli Usa e la Cina passa la stabilità non solo dell’Area del Pacifico, ma di tutto il mondo.

Usano le stesse parole i due grandi del mondo,Obama e Xi nel primo giorno del loro summit informale in un resort californiano, il lussuoso Sunnylands di Palm Springs, il 7 giugno. Un incontro storico, visto che è il primo tra i due dopo la nomina di Xi lo scorso marzo.

Obama sottolinea: ”La nostra decisione di vederci così presto indica l’importanza che assume il nostro rapporto”. Tuttavia, il faccia a faccia parte sotto una cattiva stella. Non bastasse lo scandalo sul controllo dei dati, a oscurare l’evento, c’è stata anche la sparatoria a Santa Monica che ha monopolizzato l’attenzione dei media. Tanto che nessun canale tv ha trasmesso la stretta di mano tra i due leader e le loro prime dichiarazioni.

Ad ogni modo, Obama rompe il ghiaccio affrontando subito le questioni più spinose, dalla lotta alla pirateria online, alla protezione della proprietà intellettuale e la difesa di regole eque sul commercio internazionale: ”Gli Stati Uniti cercano un ordine economico mondiale dove le nazioni possano giocare ognuno il proprio ruolo ma con le stesse regole giuste, e dove noi, assieme alla Cina, possiamo lavorare assieme su problemi ancora aperti, come quello del cyber sicurezza”, dice in modo chiaro.

Dopo aver lodato ”l’ascesa pacifica della Cina a potenza mondiale”, Obama assicura comunque che durante l’incontro continuerà a insistere circa ”l’importanza della tutela dei diritti umani”, osservando che spesso ”sono la chiave per la prosperità”.

Il presidente Usa ammette che tra i due Paesi c’è ”una sana competizione economica” e ”inevitabili aree di tensione”, facendo un cenno appena alla questione nucleare della Corea del Nord e al cambio climatico. Tuttavia, i nostri Paesi, prosegue il presidente Usa, ”vogliono avere nuove relazioni di cooperazione”, convinti che una Cina prospera sia una buona notizia non solo per i cinesi ”ma per gli americani e tutto il resto del mondo”.

Da parte sua, Xi replica che proprio nella regione pacifica ”c’è abbastanza spazio per ambedue le grandi potenze”. Quindi anche lui auspica che tra la Cina e gli Usa si creino le condizioni per un ”nuovo modello” di cooperazione partendo dalla consapevolezza che ambedue le potenze sono ”grandi Paesi”.

A sottolineare l’importanza dell’avvenimento, Xi conclude che questo summit ”sara’ cruciale per il futuro delle relazioni sino-americane”. Poco prima aveva ricordato lo storico vertice di 40 anni fa, quello tra Nixon e Mao che aprì la strada, ”tra alti e bassi” a una importante collaborazione, per ”il bene del mondo”. Quindi l’appello finale a ”agire in modo creativo e dinamico a favore di un nuovo modello di cooperazione”.

Dopo la cena, Xi addirittura ricambia la cortesia, invitando Obama a un altro summit informale da tenersi in Cina. Infine un breve scambio di battute sul nodo del cyber terrorismo. A Obama che auspica ”regole comuni”, Xi si dice d’accordo, sottolineando però che anche la Cina è a sua volta vittima di questi attacchi. Domani l’ennesimo faccia a faccia di oltre un’ora e mezza. Quindi Xi tornerà a Pechino, mentre Obama rimarrà in California per un giorno dedicato al golf.

(Foto Ap/LaPresse)