Petraeus, Jill Kelley “terza donna”: amica della moglie, odiata da Paula (foto)

Pubblicato il 12 Novembre 2012 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Jill Kelley è la ‘terza donna’ nel già affollato triangolo tra David Petreaus, la moglie tradita e l’amante Paula Broadwell. Jill conosce bene Petraeus, sin da quando faceva la funzionaria volontaria di collegamento civile alla base aerea MacDill di Tampa, dove ha sede il Central Command and Special Operations Command (Jsco), di cui Petraeus è stato a capo.

Un impegno che ha svolto con passione, tanto che la coalizione di Paesi rappresentati al Jsco le ha consegnato un certificato di apprezzamento in cui veniva definita “ambasciatore onorario” della coalizione. E così si è guadagnata l’amicizia del generale, al punto di averlo avuto come ospite d’onore ad un tradizionale ‘Gasparilla party’, la festa dei ‘Pirati’ che ogni anno si celebra a Tampa in Florida.

Party che Jill – 37 anni, sposata e madre di tre bambini tra i 6 ed i 9 anni – aveva organizzato con suo marito, il chirurgo Scott Kelley, nel 2010, nella sua sontuosa casa di Tampa, valutata oltre 1,3 milioni di dollari. E a cui Petraeus si presentò con la moglie e – scrisse a suo tempo il Tampa Bay Times – una scorta di 28 motociclisti.

Non è ben chiaro perché Jill Kelley, che con la sua denuncia all’Fbi ha innescato il terremoto che ha travolto il capo del servizio di intelligence più potente del mondo fosse ritenuta dalla Broadwell “una minaccia per la sua relazione” con Petraeus, come hanno detto fonti informate al Washington Post.

Certamente Jill aveva rapporti con al famiglia Petraeus al punto che alcune foto, che circolano in queste ore sui siti americani, la ritraggono in uno ‘scatto’ a tre: lei, suo marito e la moglie del Generale. In un’altra la si vede comparire con suo marito, sua sorella e i coniugi Petraeus.

David Petraeus è stato dal 2008 al 2010 alla guida del Joint Special Operations Command, che tra le altre cose gestisce le operazioni segrete con i droni in diverse zone del mondo e coordina operazioni come quella in cui è stato ucciso bin Laden.

Da ore, da quando il nome di Jill è rimbalzato nel Petraeus-Gate, e poi su tutti i siti del mondo, a casa ‘Kelley’ il telefono continua a squillare ininterrottamente. Ma a vuoto, nessuno risponde. Solo in serata lei ha diffuso un comunicato con il marito, in cui si e’ limitata ad affermare: “Noi e la nostra famiglia siamo amici del generale Petraeus e della sua famiglia da oltre cinque anni. Noi rispettiamo la sua privacy e quella della sua famiglia e vogliamo lo stesso per noi e per i nostri tre figli”.