Migrante incinta positiva al coronavirus partorisce su elicottero 118 FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2020 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
Migrante incinta positiva al coronavirus partorisce su elicottero 118 FOTO

Migrante incinta positiva al coronavirus partorisce su elicottero 118 (Foto Ansa)

Una migrante incinta, positiva al Coronavirus, che era approdata a Lampedusa, ha partorito a bordo di un elicottero del 118.

La donna migrante era incinta e positiva al coronavirus quando è sbarcata in Italia. Ha partorito a bordo di un elicottero del 118 della Regione Siciliana che la stava portando a Palermo.

La donna è stata assistita dai medici e personale del Sistema sanitario regionale, ai quali l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha rivolto il proprio ringraziamento. “Per noi – ha detto l’esponente del governo Musumeci – il diritto alla salute di tutti è la unica stella polare. Dalla quale non arretriamo e non arretreremo”.

Famiglia di migranti tunisini chiede aiuto ai carabinieri

Sempre un’altra storia che parte da Lampedusa. Una coppia di coniugi tunisini, arrivati a Bologna da migranti irregolari con i loro due figli piccoli, hanno infatti chiesto aiuto ai Carabinieri. E’ successo lunedì pomeriggio alla caserma Navile dell’Arma, i cui militari si sono trovati di fronte la famiglia che si è rivolta a loro per avere assistenza.

Marito e moglie di 31 e 25 anni, con due bambini di 6 e 11 anni, hanno raccontato agli stessi carabinieri la loro vicenda, iniziata i primi di agosto sulla costa africana. Saliti a bordo di un’imbarcazione diretta a Lampedusa, sono stati identificati dalle autorità italiane e trasferiti in un centro di accoglienza di Agrigento. Da lì hanno deciso di allontanarsi raggiungendo in treno prima Roma e poi Bologna.

Qui si sono rivolti a una connazionale per avere assistenza e lei li ha consigliati di andare dai Carabinieri della Stazione Navile, che li avrebbero sicuramente aiutati. Così è stato: i militari li hanno accolti poi hanno attivato il pronto intervento sociale del Comune di Bologna per individuare una soluzione dignitosa a tutto il nucleo familiare. (Fonte Ansa).