Mukhtar Ablyazov e quella villa “illegale” da 18 milioni di sterline

LONDRA – Mukhtar Ablyazov, imprenditore, banchiere e politico dissidente kazako, dopo i mandati di cattura internazionale emessi da Russia e Kazakhstan è finito nel mirino della giustizia britannica per una villa da 18 milioni di sterline nella prestigiosa Bishop’s Avenue di Londra, nota anche come la strada dei miliardari.

Come ricostruisce il quotidiano Libero, la Carlton House, così si chiama la villa, ha fatto sì che Ablyazov passasse da rifugiato politico a latitante, dopo il mandato di cattura emesso da un giudice inglese nel novembre 2012.

Una villa da sette camere da letto, con bagno turco per dodici persone, piscina coperta e sala da ballo, tutta immersa in un parco. Ma Ablyazov, in teoria, non avrebbe potuto comprarla. Tutti i suoi beni, infatti, sono stati congelati dalla giustizia inglese per rispondere alle richieste della giustizia russa e di quella kazaka.

Ad Ablyazov erano state concesse solo le spese quotidiane per la sussistenza. Quindi, per riuscire a comprare la villa, Ablyazov avrebbe usato una società di comodo, intestata ad una famiglia inglese che faceva da prestanome, a cui destinare i proventi della vendita di una torre nel centro di Mosca di sua proprietà.

Un’operazione illegale, che ha portato al mandato di cattura anche da parte di Londra. Se verrà preso Ablyazov rischia 22 mesi di carcere. Ma al momento è introvabile.

Proprio il giorno della firma del mandato di cattura inglese Ablyazov ha fatto perdere le proprie tracce. Secondo il quotidiano britannico Times sarebbe fuggito prima in Francia e poi in Italia, dove avrebbe soggiornato fino al 25 maggio (tre giorni prima del blitz delle forze speciali italiane) nella villetta di Casal Palocco, alla periferia di Roma. La stessa villetta (nulla a che vedere con Carlton House) da cui sono stati prelevati la moglie Alma Shalabayeva e la figlia Alua.  Da allora nessuno sa più dove sia.

Carlton House, la villa a Londra di Mukhtar Ablyazov