Sochi, Vladimir Luxuria fermata a ingresso stadio con Iene Pio e Amedeo (foto)

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Febbraio 2014 - 18:43| Aggiornato il 18 Febbraio 2014 OLTRE 6 MESI FA

SOCHI – Vladimir Luxuria proprio non ce la fa a restare lontana dai guai. Per la seconda volta la transgender è stata fermata da poliziotti e agenti in borghese all’ingresso dello stadio di hockey dove si stava recando a vedere una partita dei Giochi di Sochi. Vestita in versione arcobaleno era munita di regolare biglietto e pass. Insieme a lei sono stati fermati anche gli inviati delle Iene Pio D’Antini e Amedeo Grieco.

La polizia russa li ha caricati a bordo di un’auto all’interno di un vicino parcheggio e li ha portati via. Li hanno liberati poco dopo e “abbandonati” lungo una statale. A raccontarlo all’Ansa è una delle Iene che accompagnavano la temeraria Luxuria, Amedeo.

Fino a pochi minuti prima, vestita in versione arcobaleno, Vladimir Luxuria ha sfilato indisturbata per tutto il parco olimpico, accolta quasi come una star, bersagliata da fotografi, cameraman e giornalisti. “Ma qui in Russia non conoscono molto il significato dell’arcobaleno e molte bambine mi hanno scambiato per una fatina e mi hanno chiesto di essere fotografate insieme a me”, ha raccontato la transgender italiana quasi noncurante di quanto accaduto domenica pomeriggio, quando è stata fermata per la prima volta per aver sventolato la bandiera arcobaleno con la scritta: “Gay è ok”

Luxuria era a Sochi per un servizio delle Iene, con cui lunedì sera aveva in programma di andare a vedere una partita di hockey esponendo la bandiera rainbow. E così ha fatto. Appena atterrata a Sochi ha postato su Twitter una foto di sé con un ventaglio con i colori dell’arcobaleno. “Alla faccia di Putin”, aggiungeva con aria di sfida. Secondo le autorità diplomatiche italiane dispiegate a Sochi, le autorità russe, in base alla convenzione di Vienna, hanno 24 ore di tempo per comunicare un eventuale fermo di un cittadino straniero.

(Foto Ap/LaPresse)