VENEZIA – La nuova sfida del sistema di trasporto a Venezia è diventata realtà con l’avvio del tram che collega la terraferma di Mestre alla città lagunare.
A dieci anni dall’inizio dei primi cantieri e a cinque dall’entrata in funzione della linea di Mestre, per Venezia sarà un vero ‘big bang’, una rivoluzione destinata a modificare, anche per i turisti, il modo di raggiungere velocemente il centro storico lagunare.
Superati intoppi e cambi di progetto in corso d’opera che ne hanno rallentato la corsa, il profilo rosso del tram (lo stesso modello già in funzione a Padova dal 2007) supera in pochi minuti il Ponte della Libertà per approdare al terminal di Piazzale Roma, a fianco della linea ferroviaria e delle corsie automobilistiche.
Per una città che già geograficamente fa storia a sé nel panorama mondiale, è un modo completamente diverso di immaginare l’arrivo.
Così chi non può permettersi un taxi deve necessariamente ripiegare, magari con la valigia al seguito, sui mezzi pubblici. “Il tram è un’opera di assoluta novità – sottolinea Giovanni Seno, amministratore delegato di Avm (Azienda Veneziana della Mobilità) – e richiederà un cambiamento nelle abitudini dei passeggeri”. Il perchè è presto detto: alcune linee storiche di autobus di Actv, l’azienda locale di trasporto, andranno definitivamente in pensione mentre altre fermeranno le loro corse a Mestre e non più a Piazzale Roma, imponendo il trasbordo sul tram nello snodo di terraferma di Piazzale Cialdini.
Sulla carta ogni 5 minuti dovrà partire un tram o un bus della linea 4L per Venezia. Le foto Ansa delle prime corse.