Pensioni. Gasparri: “Imbroglio e furto dell’ineffabile Renzi” la mancetta da € 500

di Sergio Carli
Pubblicato il 18 Maggio 2015 - 07:05 OLTRE 6 MESI FA
 Pensioni. Gasparri: "Imbroglio e furto dell'ineffabile Renzi" la marchetta da € 500 (lordi)

Maurizio Gasparri: la mancetta da 500 euro lordi una tantum ai pensionati è un “imbroglio e furto dell’ineffabile Renzi”

ROMA – “Imbroglio e furto dell’ineffabile Renzi” è stato definito dal vice presidente del Senato Maurizio Gasparri (FI) il gioco delle tre carte con i pensionati di Matteo Renzi in salsa peronista.

Gasparri è stato finora uno dei pochissimi che hanno acceso il faro sull’imbroglio annunciato da Renzi in diretta tv e rilanciato da una stampa complice e succube, prona ai voleri del Tesoro.

Matteo Renzi ha annunciato che saranno elargiti in agosto 500 euro a testa ai circa 4 milioni di pensionati con pensioni fra i 1.350 euro netti e i 3.000 lordi, trasformando lo scippo di Enrico Letta in rapina con beffa. I 500 euro, lordi, su cui lo Stato si riprenderò via Irpef circa 50 euro, riducendo la mancetta elettorale (il 31 maggio si vota in molte regioni) a poco più di 300 euro, costituscono più o meno un quarto del maltolto e sono una una tantum, mentre l’intenzione di Renzi è di non dare più un centesimo.

Esclusi anche dalla umiliante marchetta oltre un milione di pensionati colpevoli di avere lavorato e guadagnato più degli altri e anche versato più contributi degli altri: perciò d’oro, perciò ricchi.

Con questi trucchetti, secondo Maurizio Gasparri, Renzi

“vuole aggirare la sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni, restituendo solo una piccola parte dei soldi dovuti. Questa si chiama truffa. Intollerabile. [Lo Stato deve] pagare fino all’ultimo euro a tutti.

“[Siamo] pronti a sostenere montagne di ricorsi contro l’abuso di Renzi che medita colpi ancora peggiori a danno di tutti i pensionati, trasformando gli assegni di tutti retroattivamente, con tagli illegali a raffica. Il banditismo di Stato sarà perseguito”.