Russia, il gatto Viktor respinto dall’aereo perché grasso. La sua storia diventa un caso mondiale

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2020 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA
Russia, il gatto Viktor respinto dall'aereo perché grasso. La sua storia diventa un caso mondiale

Russia, il gatto Viktor respinto dall’aereo perché grasso (Foto Instagram)

MOSCA  –  Troppo grasso per volare. Non è la prima volta che una compagnia aerea nega l’imbarco in aereo ad un animale domestico che eccede il peso massimo consentito. Ma quella del gatto Viktor e del suo padrone Mikhail Galin è una storia che ha fatto il giro del mondo. 

Lo scorso novembre Galin, un giovane russo di 34 anni, sarebbe dovuto partire dall’aeroporto di Mosca insieme al suo micione, diretto in Siberia. Una volta arrivato al check-in, però, le hostess dell’Aeroflot hanno pesato il trasportino con dentro Viktor e hanno detto che superava il peso consentito e quindi sarebbe andato in stiva. 

Naturalmente Mikhail Galin si è opposto e ha perso quel volo. Ma non si è arreso. Ha acquistato un altro biglietto aereo e, pur di partire insieme al suo amato gatto, ha organizzato con una sua amica uno scambio di felini. Si è fatto “prestare” il suo micio, più magro, per il check-in e, una volta superato il controllo del peso, ha rimesso Viktor al suo posto. 

Ma la cosa non è finita lì. Perché qualcuno ha notato lo scambio, l’ha fotografato e l’ha postato sui social. La notizia è arrivata anche ad Aeroflot, che ha sottratto a Galin le 37mila miglia di bonus accumulate per sconti aerei. Così, però, è iniziata anche la popolarità di Viktor, difeso da più parti al grido di: “Il grasso non è un crimine”.

La storia di Viktor ha fatto il giro dei media di tutto il mondo. Viktor ha ricevuto regali da diverse aziende, che gli hanno anche assicurato una fornitura di cibo per tutta la vita. Galin ha riavuto indietro le sue miglia, che gli sono state regalate da una società privata di taxi, mentre il dipartimento turistico della Repubblica del Tatarstan ha invitato la coppia a Kazan promettendo loro un trattamento regale. 

Sul caso è stato interpellato anche il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dimitry Peskov, che però ha liquidato la questione dicendo: “Io non credo che il Cremlino debba o possa in qualche modo commentare la situazione del gatto in aereo. Il Cremlino non si occupa di gatti”.

Alla fine, però, è stata proprio l’agenzia di stampa del Cremlino, Ria Novosti, ad annunciare a fine gennaio l’epilogo della saga: “Viktor deve tornare a volare e si è messo a dieta”. (Fonti: Moscow Times, Ria Novosti)