MotoGP, domenica a Misiano (ore 14): Bagnaia può riportare l’Italia sul trono, nel circuito di Valentino Rossi MotoGP, domenica a Misiano (ore 14): Bagnaia può riportare l’Italia sul trono, nel circuito di Valentino Rossi

MotoGP, domenica a Misiano (ore 14): Bagnaia può riportare l’Italia sul trono, nel circuito di Valentino Rossi

MotoGp, i sogni italiani aggrappati a Pecco Bagnaia. Dopo il trionfo ad Aragon e nel giorno di Misano (oggi, domenica 19 settembre, ore 14, ecco dove vederlo ) tutti gli occhi e le speranze sono per il pilota torinese della Ducati. Sono i giorni più caldi della  MotoGP. O la va o la spacca.

Il  Gp S.Marino  – la casa di Valentino Rossi – è il banco di prova cruciale della stagione. I tifosi sono in fibrillazione, la Romagna ribolle. A cinque gran premi dalla conclusione (14 novembre , Valencia) tutto è ancora possibile per riportare  l’Italia sul trono del Motomondiale.

D’accordo, tra Pecco (secondo) e il leader Quartararo, ci sono 53 punti. Tanti ma in MotoGp non un abisso. Ma ne restano 125 da assegnare. E Bagnaia è in gran spolvero, cresce a vista d’occhio.

Prima del trionfo spagnolo, quest’anno ha colto tre secondi ed un terzo posto. Ha totalizzato 161 punti contro i 214 del pilota Yamaha. “A Misano capiremo“ dicono il team manager Tardozzi e il d.g. Dall’Igna. Senz’altro.

Francesco “Pecco” Bagnaia è un pilota che non si abbatte tanto facilmente. È un tipo tosto. Lo si è visto dopo la caduta al Mugello, i guai alle gomme a Zeltweg, “la bandiera gialla che gli ha tolto la pole  a Portimao “(copyright Paolo Ianieri da Alcaniz). Non molla e sa aspettare. È stato così in Moto3, idem in Moto2 (campione del mondo 2018 con la tedesca Kalex di Bobingen, Baviera).

Poi l’anno dopo è passato alla Ducati del Team Pramac Racing, ha avuto guai fisici, ma il 13 settembre 2020 ha ottenuto il suo primo podio in MotoGP. E sapete dove? Proprio sul Circuito di Misano . E in gara ha pure stabilito il tempo record di 1’32”319. La provincia di Rimini gli porta bene.

Ed allora l’ottimismo aumenta. Rivedremo l’Italia sul trono della MotoGP? Calma. È vero che ad Aragon non si vinceva da dieci anni. È vero che Quartararo ha infilato la giornata storta (per carità, ci sta). È vero che Bastianini può essere una buona spalla (e la Ducati deve aiutarlo di più). Ma questi segnali, seppur incoraggianti, vanno presi con le pinze.

E, soprattutto, non devono illudere. Certo, può cambiare tutto. La prima vittoria da fenomeno – per di più dopo un corpo a corpo da brividi con un campione come Marquez – dà spinte impensabili. Possiamo crederci: la bella Italia si accende in Romagna. Pecco, vai con il liscio!

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