J-Ax e la censura: “I miei litigi con Salvini su Twitter mi sono costati offerte di lavoro”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Luglio 2019 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
J-Ax parla di censura

J-Ax (Foto Ansa)

ROMA – “I miei litigi con il ministro dell’Interno su Twitter… Non ho mai subito una censura dichiarata, ma è chiaro che se ti esponi da una certa area le offerte di lavoro diminuiscono”: fanno discutere le parole di J-Ax. Intervistato dal Corriere della Sera il rapper ha parlato di censura: “Con gli Articolo 31 abbiamo cantato Ohi Maria (sulla marijuana ndr) a Domenica In ed è successo un casino, per un po’ non siamo tornati in Rai. Poi ci sono i miei litigi con il ministro dell’Interno su Twitter. Non ho mai subito una censura dichiarata, ma è chiaro che se ti esponi da una certa area le offerte di lavoro diminuiscono”, ha detto a Sandra Cesarale.

E’ successo anche questo, dice, nei suoi 25 anni di carriera, i cui festeggiamenti sono culminati con un tour che dopo la pausa estiva riprenderà a settembre. “Sono fortunato, duro da così tanti anni che sono diventato un classico”, dice, e ricorda il concerto all’Arena di Verona davanti a novemila persone: “Su quel palco ero già salito diverse volte, anche con Fedez per Comunisti col Rolex. Ma riempirlo da solo e con poco preavviso è stata una bella soddisfazione, ci si monta la testa”.

Sulla genesi del suo ultimo album Ostia Lido, disco di platino, dice senza falsa modestia: “Ho l’accesso a posti esclusivi, ma quando ci sono andato mi sono annoiato. Mi diverto di più in situazioni normali, con gli amici. Da lì è nata Ostia Lido: tutti vogliono fare i fenomeni per condividere sui social la loro vacanza. Mi sono detto voglio il posto meno esotico, dove si mangia bene. Negli anni 90 andavo a molte feste in spiaggia a Ostia”.

E a chi dice che la sua creatività abbia avuto una scossa dopo il tour con Fedez risponde: “Gli hater sostengono che sono rinato dopo quel tour, non è vero. Sono rinato con Il bello di essere brutti, nel 2014, per quell’album ho vinto quattro dischi di Platino come Comunisti col Rolex. Io e Fedez volevamo una pausa dalle nostre carriere da solisti per questo abbiamo lavorato insieme. Poi è diventata una roba grossa pure quella”. (Fonte: Il Corriere della Sera)