Pensioni. Renzi taglia la indicizzazione fino al 2018

di Franco Abruzzo
Pubblicato il 30 Ottobre 2015 - 05:59 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni. Renzi taglia la indicizzazione fino al 2018

Matteo Renzi in tv. Dice di volere abbassare le tasse ma taglieggia i pensionati

MILANO – PENSIONI. RENZI TAGLIA FINO AL 2018 L’INDICIZZAZIONE DEGLI ASSEGNI. Come fa ora l’Inpgi a imporre altri sacrifici ai suoi pensionati?

La legge di stabilità 2016 affronta anche il tema della indicizzazione degli assegni. Viene prorogata la situazione prevista per il 2014-16 anche al 2017-18: 100% per gli assegni fino a tre volte il minimo (circa 1.500 euro lordi), 90% tra tre e cinque volte, 50% tra cinque e sei volte, 45% oltre.

Il risparmio servirà a finanziare parte dell’innalzamento della no-tax area per i pensionati, con un impegno di cassa di 146,5 milioni per il 2017 e quasi 190 nei due anni successivi.

Con la Legge di stabilità 2016 va in onda il taglio della rivalutazione Istat delle pensioni del ceto medio. I meccanismi d’indicizzazione degli assegni dal 1996 ad oggi. Una storia sconosciuta di un potere arrogante e cialtrone che punisce il merito e premia chi non ha lavorato o lavorato in nero (negli anni del boom economico) e i “furbetti” del fisco e della previdenza, che si fanno passare per “poveri” mentre magari viaggiano con auto di lusso. 28.10.2015. In pratica, con la legge di stabilità 2016, c’è un nuovo taglio delle pensioni medio-alte, che va a finanziare le seguenti misure inserite in manovra sulla previdenza (Si applicherà lo stesso meccanismo applicato quest’anno, che in mancanza di una norma ad hoc inserita in manovra sarebbe decaduto a partire dal 31 dicembre 2016):   Trattamenti fino a 3 volte il minimo: coefficiente di rivalutazione del 100% tra 3 e 4 volte il minimo: 95% tra 4 e 5 volte il minimo: 75% tra 5 e 6 volte il minimo: 50% oltre 6 volte il minimo: 45% La Legge di Stabilità ne stabilisce una proroga al 2018, in mancanza della quale l’indicizzazione sarebbe stata più favorevole a partire dal 2017: al 95% fino a 5 volte il minimo e al 75% per le pensioni più alte.

ORA IO MI CHIEDO DOVE STA SCRITTO CHE IN BASE ALL’IMPORTO LORDO LA RIVALUTAZIONE ISTAT DEL COSTO DELLA VITA DEVE ESSERE SCALATA IN QUESTO MODO.  CI SONO GIA’ LE TASSE CHE TAGLIANO PROGRESSIVAMENTE I REDDITI LORDI DA PENSIONE. QUESTA RIVALUTAZIONE ISTAT DIVIENE A TUTTI GLI EFFETTI  UNA TASSA SULLA TASSA E NON DA ORA….