Nessun bavaglio, nemmeno dai “Saggi”

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 14 Aprile 2013 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA
I “saggi” di Napolitano caduti nel bavaglio

Saranno pure stati ” Saggi”, ma quando sono arrivati al nodo del conflitto di interessi e alle intercettazioni i 10 piccoli indiani nominati dal presidente Napolitano, hanno ripercorso i sentieri di sempre.

Il nodo del conflitto di interessi, nel migliore dei casi, è stato rimandato alle classiche calende greche e comunque dovrà essere una legge “non ispirata a interessi di parte”; già ma una legge sui conflitti di interesse, per essere tale, deve piegare le parzialità al rispetto dell’interesse generale, e se, tra queste parzialità , rientrano anche quella di Berlusconi, bisognerà risolvere anche quella, senza che a nessuno sia concesso un diritto di veto.

” Spirito di parte” è una la formula di sempre, che consegna al portatore insano del principale conflitto di interessi l’ultima parola su stesso.

Meglio lasciar perdere piuttosto che ripetere il copione di sempre!

Già che ci siamo, sarebbe meglio stracciare subito anche la parte relativa alla giustizia e, soprattutto, alle intercettazioni.

Premesso che i capitolo relativi alla corruzione, al falso in bilancio, alla prescrizione non ci sono più o sono stati ridotti a poca cosa, quella che, invece, non éèstata dimenticata è la parte relativa alle intercettazioni che ” Non devono diventare strumento sostitutivo di indagine” e “occorre trovare nuove norme in materia di pubblicazione e diffusione”.

Ci risiamo: è più importante limitare l’uso e la conoscenza delle intercettazioni, che non colpire a fondo la corruzione e liberare il diritto di cronaca dai mille vincoli che lo stanno soffocando, a cominciare dalle cosiddette ” querele temerarie”, usate come un vero e proprio strumento di intimidazione preventiva e di minaccia.

Questi consigli, come le proposte presentate nel passato da un ampio fronte trasversale, andranno respinte senza esitazione alcuna e senza concessione a questi e ad altri saggi.

Dal momento che in Parlamento, almeno sulla carta, esiste una maggioranza( Pd, Sel, 5 stelle e persino qualche parlamentare di Svekta Vivica e della destra) che ha sempre detto No alle leggi bavaglio, i parlamentari presntino una proposta che, invece di introdurre nuovi bavagli, provveda ad eliminare quelli già esistenti.

Tanto per cominciare potrebbero provare ad eleggere un presidente della repubblica che, nella sua biografia, abbia dimostrato di avere avuto sempre nel cuore la Costituzione e di essersi battuto a viso aperto contro bavagli, censure, oscurità ed integralismi di ogni natura, confessione e colore.