Influenza, vaccino addio. Welcome più morti di influenza

di Lucio Fero
Pubblicato il 28 Novembre 2014 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA
Influenza, vaccino addio. Welcome più morti di influenza

Influenza, vaccino addio. Welcome più morti di influenza

ROMA – Se gli anziani morti a poche ore dalla assunzione del vaccino antinfluenzale sono stati uccisi dal vaccino stesso o dalle loro stesse precarie condizioni di salute lo sapremo tra tre/quattro settimane. O meglio, allora sapremo quel che la medicina avrà appurato. Ma, in caso di “sentenza” che dovesse scagionare il vaccino dall’accusa, saranno in molti a non credere. Molti non crederanno per pregiudizio anti scientifico, per partito preso. Anche se preso all’incontrario. Moltissimi poi ai medici crederanno pure, però non si fideranno. Quindi una cosa la sappiamo già oggi, una cosa è sicura: per quest’anno almeno, per questo inverno l’influenza in Italia l’affronteremo senza vaccino.

Influenza 2014/2015: vaccino addio. Ma chi vuoi che si vaccini più quando il dubbio, sia pur remoto, di una responsabilità del vaccino nei decessi c’è? Perfino chi scrive, che alla utilità, anzi necessità, anzi estrema necessità dei vaccini crede, perfino chi trema all’idea di popolazioni che mollano le vaccinazioni e riaprono la strada a grandi malattie, stavolta passerà la mano. Vaccinarsi contro l’influenza? L’influenza che magari non ti viene e che se ti viene quando mai ti ammazza? No, perfino chi scrive non lo farà, salterà il giro. Anche se l’età dove si consiglia il vaccino ce l’avrebbe quasi. Ci sarà un calo delle vaccinazioni anti influenzali, ci sarà se non una fuga un “no grazie” al vaccino quest’anno.

Sì, certo: ci vogliono almeno ottanta morti per statisticamente stabilire un rapporto credibile tra somministrazione di un vaccino e conseguenze letali. Ottanta e ora siamo a quattro e forse neanche quattro, forse zero. Forse zero perché non c’è alcuna prova che quegli anziani siano morti di vaccino in vecchiaia e non di vecchiaia mentre di vaccinavano. Sì, certo: quand’anche fossero morti da vaccino, ci sono più morti da boccone non ingoiato che da postumi vaccinali. Sì, certo su milioni di vaccinazioni è sempre accaduto e sempre accadrà che qualche infinitesima volta il farmaco innesti reazioni individuali letali. Succede anche con l’aspirina e con lo sciroppo per la tosse. Sì, certo non vaccinarsi è molto ma molto più rischioso che vaccinarsi.

Ma tutte queste certezze non pareggiano quello che c’è sull’altro piatto della bilancia. E sull’altro piatto della bilancia c’è che i vaccini non godono di…buon web. E neanche di buona informazione e neanche tira in generale aria culturalmente favorevole ai vaccini. Il web è pieno di “testimonianze” e “studi” che condannano e inchiodano i vaccini alla loro pericolosità. Ovviamente sono testimonianze non verificabili e emotivamente marcate, quindi non attendibili. E sono “studi” smontati, ritirati, demoliti. Ma sul web resistono, resistono, resistono…Poi c’è la grande informazione, soprattutto televisiva. Che ovviamente nulla sa e nulla studia. Però annusa l’aria e già con sommo cinismo adotta una tecnica da par condicio: la parola ai pro vaccini e la parola ai no vaccini. Come istituire la par condicio tra i sostenitori e i dubbiosi della legge di gravità.

L’annusano, anzi la respirano l’aria che tira anche i magistrati. Se non lo sapete o se non ci avete fatto caso questo strano paese che è l’Italia delega ai magistrati decidere, scegliere, valutare in materia di farmaci, terapie. biologia…I magistrati ovviamente di queste materie sono fireamente ignoranti. Ma invece di sottrarsi a sentenza non di loro competenza fieramente sentenziano: mandano pazienti a farsi inoculare il metodo Stamina, sentenziano rapporti di causa effetto tra un vaccino e l’autismo.

Il web, la televisione, i magistrati, qualche anzi più di qualche politico…E la generale perdita di memoria e consapevolezza. Perdita della memoria che pur dovrebbe essere ancora viva delle grandi malattie sradicate da neanche mezzo secolo solo e soltanto con i vaccini. Perdita di consapevolezza della fortuna e privilegio di far parte di popolazioni che conoscono le vaccinazioni di massa e la condizione di salute pubblica che ne deriva. Al posto della memoria e della consapevolezza una incompetenza di massa e dei singoli che promuove se stessa come la “vera” conoscenza. Insomma il pensiero magico al posto di quello scientifico.

Tutto questo sul piatto della bilancia sfavorevole ai vaccini. Poi arriva un “Brenno” con la sua spada: la notizia che anche solo e forse solo per prudenza le autorità hanno bloccato un lotto di vaccino anti influenza. E la bilancia quest’anno va tutta dalla parte del vaccino influenza lasciamo perdere. Influenza, vaccino addio. Ormai è fatta, ormai è un fatto.

Come ormai è fatta per qualche morto in più di influenza quest’anno. Qualche centinaio, migliaio di anziani in più quest’anno moriranno di influenza. Moriranno di influenza anche perché avranno quest’anno saltato il giro della vaccinazione. Ma queste morti in più le accetteremo con rassegnazione, con molta calma e scarsissimo interesse. Siamo pronti quasi ad un “welcome” per le morti in più di influenza. Nel pensiero magico infatti la morte tocca o non tocca, capita in sorte oppure no, dipende dal se è giunto o no il tuo momento. Il pensiero magico consola e culla. Quello scientifico invece è ruvido e brusco: ti dice che se non ti vaccini rischi. E tu, da bravo anziano italiano in salute, rispondi: “Chi, io?”. Mentre pensi che questa storia del vaccino killer magari è una balla, un bau bau, una cosa non vera…Però, scanso equivoci, questa volta ci credi e contro l’influenza il vaccino? Ora no, magari un’altra volta.