Elezioni (e dintorni): perché Forza Italia, M5S, Mdp e Lega fanno alleanza

di Riccardo Galli
Pubblicato il 6 Aprile 2017 - 10:57 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni (e dintorni): perché Forza Italia, M5S, Mdp e Lega fanno alleanza

Elezioni (e dintorni): perché Forza Italia, M5S, Mdp e Lega fanno alleanza

ROMA – Elezioni, prima o poi ci saranno. Perché non siano di fatto inutili o peggio dannose ci vorrebbe una legge elettorale. Che non c’è. Anzi ce ne sono due in vigore, una per la Camera, l’altra per il Senato. Se si va a votare con queste due leggi basate sostanzialmente sul principio e sistema proporzionale (tanti voti tanti seggi in Parlamento in proporzione) non ci sarà nelle Camere nessuna maggioranza di governo possibile. M5S probabilmente sarebbe il partito più votato ma anche si alleasse con Lega e Mdp non arriverebbe alla maggioranza di 316 seggi per sostenere un governo. E poi un governo Grillo, Salvini, Bersani?!

Né un governo lo metterebbero in piedi Pd più Forza Italia più centristi vari, anche loro sotto quota 316 seggi. L’elettorato sembra stabilmente diviso tra un 30 per cento crescente a M5S, un faticosissimo quasi trenta per cento al Pd e un quasi trenta per cento a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sommati (se si sommano). Se così stanno le intenzioni di voto e si vota con le leggi che ci sono le elezioni serviranno al meglio a fare…nuove elezioni.

Servirebbe una legge elettorale che contenesse uno straccio di principio maggioritario (insomma chi arriva primo o chi arriva ad una certa soglia, oggi l’irraggiungibile 40 per cento, ottiene un premio in seggi e ha la maggioranza per governare). Servirebbe…nell’interesse generale e collettivo. Ma ai vantaggi di bottega del proporzionale nessuno vuole rinunciare. Non Berlusconi che se c’è maggioritario finisce sotto schiaffo di Salvini. Non Alfano che se sparisce il proporzionale sparisce anche lui. Non Bersani di Mdp e Sinistra Italiana che esistono soprattutto per togliere frazioni percentuali al Pd e che della proporzionale hanno fatto filosofia di vita (un “tavolo” per tutti e per tutti cui ci si siede e ci si alza e soprattutto si ottiene in proporzione). E non M5S cui un po’ di maggioritario servirebbe per governare ma cui, più ancora che governare, piace da pazzi l’idea di far governare il governo “inciucio” Renzi-Berlusconi e massacrarlo nei giorni pari e dispari.

E’ per questo, per irresistibile tentazione della legge, del sistema e del regime proporzionale che si forma, si è formata l’altro giorno l’alleanza tra Forza Italia, M5S e Mdp in Commissione Senato. Per sgambettare il cammino, già incerto assai, di una legge elettorale con un po’ di maggioritario. E’ per questo, per il fascino che esercita l’idea che con la proporzionale non perde mai nessuno e un po’ ce n’è per tutti.

Poi anche perché un dispetto, un calcio a Renzi non è mai occasione da perdere, anche per interposta Commissione. Ma questa era la ciliegina, la torta che fa venire l’acquolina in bocca e di cui sono golosi Forza Italia, Fratelli d’Italia, Mdp, Sinistra Italiana, Alleanza Popolare e in fondo anche M5S e Lega è la legge proporzionale, anzi le elezioni in cui, appunto, non perde davvero nessuno e una parte, in proporzione s’intende, non si nega a nessuno.