Ashley Graham confessa: “Come le tengo su? Guardate…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Settembre 2016 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA
Ashley Graham (foto Facebook)

Ashley Graham (foto Facebook)

ROMA – “Come faccio a tenere su la mia carrozzeria? Semplice, uso due reggiseni” confessa, scherzando Ashley Graham, la procace modella curvy di lingerie che ha recentemente infiammato le passerelle newyorkesi.

In una recente intervista con “The Coveteur”, Ashley Graham ha rivelato che un giorno spera di rivestire i panni di alcune delle sue più grandi eroine, come Kathy Ireland, Heidi Klum, Tyra Banks e Cindy Crawford: “Quelle ragazze hanno fatto cose incredibili. Non vedo l’ora di diventare la versione curvy di loro”.

È da qualche tempo ormai che la modella ha dato scossoni al settore della moda, incoraggiando le donne formose ad amare le proprie curve e cellulite, e recentemente, contribuendo a disegnare una linea di lingerie plus-size ispirata a “50 sfumature di grigio”.

Ma non è stato facile, rivela durante l’intervista. Racconta che la strada per insinuarsi nel mondo della monda è stata lunga e tortuosa, piena di bivi e scelte coraggiose. “Una scia di agenti ha cercato di corrompermi e per convincermi a dimagrire mi proponeva una barca di soldi. Ma non ho mai ceduto e continuerò per la mia strada”, racconta. “Non m’interessa cosa pensa la gente di me, non ho intenzione di cambiare il mio aspetto per i clienti e voglio fare solo ciò che mi rende felice”.  Con la sua forza e la sua perseveranza, alla fine ha conquistato la critica.

Nel suo ultimo servizio, scopre le curve e uno splendido completo intimo, mentre posa sul tetto della sua casa di Brooklyn che condivide con il marito Justin Ervin.

 Nell’intervista, Ashley racconta anche che Kim Kardashian e Beyonce sono riconosciute come modelli che dettano lo stile per le donne plus-size e che il primo abito firmato che sfoggiò fu della stilista Betsy Johnson quando si trasferì a New York a 17 anni: “Mi sono sempre vestita sexy, il che non significa necessariamente da troia”.