Paola Ferrari: “I banditi in casa e io salva per miracolo”

Paola Ferrari (foto Instagram)
Paola Ferrari (foto Instagram)

ROMA – Paola Ferrari racconta la notte da incubo di venerdì scorso quando ha rischiato di trovarsi faccia a faccia con i quattro banditi che le hanno svaligiato la casa sull’Appia Antica a Roma. L’intervista al Giornale.

Lo choc è passato?

«Ora sto meglio. Carabinieri e poliziotti hanno fatto un ottimo lavoro. Mi hanno tranquillizzata. Ma la paura è stata tanta».

Racconti.

«Erano le 19:45. La casa era illuminata. E all’interno c’erano la governante e suo marito».

Lei non era in casa?

«No. Ma ero sulla via del ritorno. Quando sono arrivata solo per miracolo non ho incrociato i banditi. È stata una questione di attimi. Loro mi hanno sentita e si sono allontanati».

Quando si è accorta del furto?

«La mattina dopo, guardando con mio marito i video registrati dal sistema di sorveglianza».

E cosa avete visto?

«Che proprio pochi attimi prima del mio arrivo, delle persone incappucciate si allontanavano con la refurtiva».

Che aspetto avevano?

«Erano in quattro. Col passamontagna. Si muovevano con sicurezza e determinazione. Sembravano i componenti di un commando. Ben coscienti di dove e quando colpire».

Se li avesse colti sul fatto, avrebbe rischiato moltissimo.

«Lo so bene. Anche per questo mi ritengo fortunata».

Una brutta avventura che ripropone il tema dell’autodifesa e delle rapine in villa. Lei cosa ne pensa?

«Io non ho un’arma e comunque non la userei mai».

Bisogna farsi rapinare senza reagire?

«Non dico questo. Dico però che l’uso di una pistola può peggiorare le cose».

In che senso?

«Non bisogna dimenticare che un comune padrone di casa si può trovare dinanzi a persone che le armi sanno davvero usarle. Aprire un conflitto a fuoco con questa gente può mettere a repentaglio anche la vita di familiari innocenti».

A proposito di familiari, venerdì a non c’erano né i suoi figli né suo marito.

«Per fortuna mie ragazzi vivono a Londra. E mio marito quel giorno era fuori per impegni di lavoro».

Da dove sono entrati i banditi.

«Dal giardino. L’impianto di allarme non era attivo. Ripeto: erano appena le 19:45 e in casa c’era gente».

Circostanza che però non ha scoraggiato i rapinatori.

«L’impressione è che sapessero bene come muoversi. La casa non è in aperta campagna e non è una grande villa isola come è stato scritto erroneamente. Si tratta invece di un semplice appartamento di 200 metri quadrati in una zona bellissima della Roma archeologica, che però è abbandonata a se stessa anche sul fronte della sicurezza».

La sicurezza. Un tema caldissimo anche in questa campagna elettorale. In passato si è parlato di un suo impegno in politica.

«Ci sono stati diversi abboccamenti. Ma la scintilla non è mai scoccata. Vedremo in futuro».

Meglio giornalista che onorevole?

«Il giornalismo è il mio grande amore. Non lo tradirò mai».

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