ROMA – Sara Tommasi confida a Selvaggia Lucarelli, durante la trasmissione “La fine del mondo” su M20, quanto le è accaduto negli ultimi travagliati anni: “Ho subito molte violenze da parte di ragazzi di cui mi fidavo in questi anni”.
“Molti attori famosi, calciatori e personaggi noti si sono approfittati di me quando non stavo bene, per poi rinnegarmi – continua la Tommasi -. Sono stata perfino da Padre Amorth per allontanare queste voci che dal 2009 continuavo a sentire ininterrottamente e mi ha detto che il mio è un grave caso di possessione demoniaca, ma ora, dopo quattro anni di incubo sto bene”.
Tutto ha avuto inizio anni fa: “Il mio viaggio nell’inferno è cominciato nel 2009. Conducevo Uefa Champions League e anche durante la trasmissione ho cominciato a sentire delle voci. Mi dicevano cose assurde, mi suggerivano comportamenti sessuali estremi, mi davano ordini. Questo squilibrio psichico mi ha portato velocemente a diventare violenta, picchiavo tutti e mi fidavo di persone losche. Non riuscivo più a distinguere le persone equivoche dagli amici”.
L’audio dell’intervista di Sara Tommasi a “La Fine del Mondo”:
“Tante persone. Sono stata ricattata e minacciata di morte. In questi anni ho rischiato più volte la vita perché mi infilavo in situazioni pericolose senza rendermene conto. Nell’ultimo periodo una persona mi stava letteralmente sgozzando. Voleva 20.000 euro altrimenti mi avrebbe ammazzata. Fabrizio Corona in questo è sempre stato dalla mia parte: mi diceva che gli facevano schifo quelli che si approfittavano di me sapendo che non stavo bene”.
“Ho preso tutti gli psicofarmaci del mondo. Mi hanno ricoverata moltissime volte ma le voci non smettevano. A un certo punto qualcuno mi ha parlato di una possibile possessione demoniaca, per cui sono stata da tre esorcisti. Uno di questi era Padre Amorth il quale mi ha fatto il rito classico dell’esorcismo ma ha concluso che sono un caso troppo grave”.
Ora Sara dice di esser guarita: ” Ho ritrovato la forza, le energie fisiche l’autostima. Ora ho riscoperto la normalità. Vivo a Terni, cucino, aiuto mia madre, vado in palestra. Lo sguardo triste di mia madre quando stavo male è stata l’unica cosa che mi ha dato la spinta per cercare aiuto”.