Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Vittoria Puccini eroi negativi in “La Vita Facile”

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una commedia all’italiana di quelle cattive, come si facevano una volta, e con protagonisti tre ‘nuovi mostri’ contemporanei. E’ ‘La vita facile’, racconto più che amaro, firmato da Lucio Pellegrini e con un cast composto da Pierfrancesco Favino, Vittoria Puccini, Stefano Accorsi,Camilla Filippi, Angelo Orlando, Eliana Miglio e con Ivano Marescotti.

Tesi del film, che sarà nelle sale dal 4 marzo distribuito da Medusa, è che quando si tratta di soldi, i sentimenti e i valori sono tutti messi da parte. ‘La vita facile’ del titolo è infatti la strada dei soldi, del benessere, a cui nessuno rinuncia se solo gliene capita l’occasione. Il film, ambientato in parte a Roma ma prevalentemente in Kenia, nelle cittadine di Naivasha e Shaba, prodotto da Fandango in collaborazione con Medusa Film, ha come protagonista Mario Tirelli (Favino), chirurgo romano di fama, ricco e arrivato, ma anche, si scoprirà, di pochi scrupoli. Così quando Mario decide all’improvviso di partire per l’Africa ad aiutare il suo amico di sempre, Luca Manzi (Accorsi) che ha aperto un ospedale nel nulla della savana, qualche sospetto c’è che stia fuggendo da qualcosa. Dopo un po’, a raggiungerlo in Kenya, arriverà anche l’esile moglie Ginevra (Puccini), la donna che ha conosciuto insieme a Luca.

Questi tre amici sembrano avere tre visioni opposte del mondo. Mario è cinico e disincantato, Luca un entusiasta totalmente dedito alla sua missione, mentre Ginevra una donna sentimentalmente ambigua e abbastanza viziata. Differenze però ininfluenti rispetto al denaro, perché , come raccontano le note di regia:”’La vita facilè è il racconto di un’amicizia, di due storie d’amore e di almeno quattro tradimenti”.

”Non so se Sordi e Manfredi della commedia all’italiana degli anni Sessanta-Settanta si ispirassero agli italiani di allora, ma che quaranta anni dopo si possa fare un omaggio del tutto simile alla realtà dell’Italia di oggi non è una cosa che parla troppo bene del nostro Paese” dice Favino. Insomma spiega invece il regista di Figli delle stelle niente di nuovo: ”Anche il fatto che la vita di Luca sia stata condizionata da un padre settantenne che non molla, mi sembra ricordi molto questa realtà  italiana che resta in mano ai Settantenni”.

Dice invece Accorsi:”In questo film, niente è come sembra, una cosa alla fine davvero realistica. Anche il mio personaggio è  così,, un modo giusto di raccontare, come fa La vita facile, i vari aspetti dell’egoismo”. Vittoria Puccini, dopo aver detto che Ginevra ”resta un personaggio totalmente distante da me” spiega:”Lei mi fa molto ridere per le sue fragilità. Arriva in Kenya e vuole dettare le sue regole, rimane fino alla fine un personaggio ambiguo”.