Anastasia Volochkova: “Bolshoi grande bordello: ballerine escort di oligarchi”

Pubblicato il 22 Marzo 2013 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – “La compagnia di ballo del Bolshoi è un immenso bordello. Le ballerine sono ricattate per fare le escort degli oligarchi“: piove ancora veleno, questa volta metaforico, sul teatro di balletto più noto al mondo. L’accusa esce dalla bellissima bocca di Anastasia Volochkova, 36 anni, ex étolie di Mosca. Arriva poco dopo l’aggressione con l’acido che ha sfregiato il coreografo Sergei Filin, che aveva a sua volta parlato di ricatti a base di foto porno-gay.

Durante un talk show sulla rete televisiva di Stato Ntv, Volochkova ha sparato a zero contro la dirigenza del teatro e del corpo di ballo: “Hanno trasformato la compagnia di ballo del Bolshoi in un gigantesco bordello”, ha detto davanti ai telespettatori e al collega Nikoai Tsiskanidze, tutt’altro che sorpreso.

Incalzata dal conduttore, Volchokova ha spiegato che, negli anni in cui era étoile (cioè fino al 2003), le ballerine venivano costrette da alcuni funzionari a partecipare a festini e cene con oligarchi e potenziali finanziatori. Con una minaccia: se si fossero opposte ad eventuali avances non avrebbero più danzato sul palco moscovita.

A volte, ha rincarato Bolochkova, le richieste venivano fatte anche alle prime ballerine. “Dieci anni fa, quando ero étoile, ricevevo continuamente proposte di andare a letto con potenti oligarchi che avrebbero potuto agevolare la mia carriera e la compagnia. E, a quanto ne so, oggi le cose, se possibile, sono persino peggiorate”.

La dichiarazione dà da pensare sul perché del suo improvviso licenziamento, nel 2003, con il pretesto che era sovrappeso. Anche se pesava 50 chili. Lei ha sempre sostenuto di essere stata mandata via perché la direzione non gradiva la sua popolarità e certo gossip sulla sua vita privata. In tribunale venne riconosciuta l’illegittimità del licenziamento. Lei fu reintegrata ma non le furono più affidati ruoli da solista.

Poco dopo finì su tutti i siti web con un servizio fotografico in cui posava nuda sulle spiagge delle Maldive. Quelle immagini le costarono l’allontanamento dal partito del presidente Vladimir Putin “Russia Giusta”. 

Adesso a rischiare è il collega Tsiskanidze, presente al talk show: “Non possiamo licenziarlo, ma mi auguro che abbia il buon gusto di dare le dimissioni”.