Usa. Costrette a subire ecografia vaginale a medicina “per imparare a farle”

Usa. Costrette a subire ecografia vaginale a medicina "per imparate a farle"
Usa. Costrette a subire ecografia vaginale a medicina “per imparate a farle”

ORLANDO – Sono state costrette a spogliarsi e a sottoporsi a una ecografia vaginale per “migliorare la loro formazione medica” e imparare a eseguire correttamente la procedura. Un comportamento riservato alle studentesse del Valencia College di Orlando, in Florida, che si sono sentite denigrate e hanno denunciato l’accaduto.

Due ex studentesse del college hanno denunciato la scuola e 3 insegnanti per averle costrette a sottoporsi all’imbarazzante ed invasivo esame, pena veder abbassati i loro voti ed essere inserite nella “lista nera” dei futuri datori di lavoro. Le ragazze hanno dovuto spogliarsi “volontariamente” e sottoporsi all’esame e il college ha spiegato che

“l’uso di volontari, tra cui i compagni di classe dei corsi di formazione per ecografia medica è una pratica accettata a livello nazionale e avviene sotto la supervisione di docenti professionisti in un ambiente di laboratorio controllato”.

Le studentesse però nella querela spiegano di non essersi potute opporre alla pratica e di aver

“sopportato queste sonde invasive, senza un minimo di privacy. Le querelanti dovevano spogliarsi in bagno, coprirsi con un asciugamano e subire la procedura in classe di fronte a tutti gli altri studenti e docenti, provando forte disagio e imbarazzo”.

Sembra poi che una delle docenti, che non hanno rilasciato interviste a riguardo, abbia suggerito ad uno studente di “stimolare la volontaria per facilitare l’inserimento della sonda” e che l’abbia definita così “sexy” da poter fare la escort. Chris Dillingham, il legale delle due ex studentesse, ha sottolineato che non era necessario utilizzare volontarie per l’esame, essendoci a disposizione degli studenti simulatori anatomici e pazienti su cui fare pratica:

“Ho presentato la denuncia ad un tribunale federale perché abbiamo a che fare con il governo. Si tratta di una violazione dei diritti costituzionali. Alle mie clienti sono stati negati i loro diritti di libertà di parola e di protezione da perquisizioni ingiustificate sanciti dal primo e dal quarto emendamento della Carta dei Diritti. Io non sono un medico, ma hanno subito ingenti danni psicologici”.

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