ROMA – Il sospirato accordo è stato appena trovato, lo ha annunciato il premier belga Charles Michel via tweet. Ma chi pensava ancora sabato scorso a una vittoria di Tsipras dovrà ricredersi rapidamente. L’Eurosummit sulla Grecia entrerà negli annali della storia europea come il vertice dei capi di Stato più lungo. Scontri accesi, bilaterali tesi, pugni sul tavolo e uno Tsipras che a un certo punto si è perfino tolto la giacca per chiedere con disperato sarcasmo, “volete anche questa?”.
L’accordo sulla Grecia prevede la creazione di un fondo che “privatizzerà asset di Stato per realizzare profitti, e servirà ad abbattere il debito e alla ricapitalizzazione delle banche”, ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
Non si fidavano i falchi del nord guidati dalla Germania e la volontà di fargliela pagare al riottoso interlocutore greco ha prevalso anche contro le raccomandazioni del Fmi sull’impossibilità per la Grecia di costituire in quattro e quattro otto un fondo fiduciario tramite privatizzazioni a garanzia dei prestiti e sostanzialmente un esproprio della sovranità nazionale.
Si partiva da un’ottantina di miliardi, scesi a 50 miliardi da fare in tre anni nonostante l’avvertenza del Fmi che realisticamente quel fondo greco può arrivare al massimo a 7 mld. Ma, a livello politico, il fondo significa per tedeschi e alleati che qualsiasi governo, Tsipras in testa, non ha la fiducia dell’Europa, che lo schiaffo del referendum è stato restituito con gli interessi. In attesa di leggere in dettaglio, l’accordo in ogni caso ribalta gli entusiasmi per il destino greco ma soprattutto per un cambio di passo nella gestione della peggior crisi dell’Europa unita.
“Proposte dell’Eurogruppo: il catalogo delle crudeltà”: è il tedesco Spiegel on line che battezzare così il documento uscito dal vertice dei ministri delle Finanze dell’eurozona. L’elenco di tutte le riforme e le misure richieste ad Atene viene preceduto da un significativo sommario: “La decisione ancora non è presa, ma per questa c’è un documento con la posizione dell’eurogruppo. Si lascia leggere come una umiliazione voluta della Grecia”.
Non è il solo lo Spiegel. “L’Europa si vendica di Tsipras”, è il titolo scelto dal quotidiano inglese ‘The Guardian. Il prezzo del salvataggio, si legge nel catenaccio, sono misure “draconiane” di austerity. “A che gioco sta giocando la Germania?”, si chiede invece in prima il francese Liberation sullo sfondo di una foto di Angela Merkel. Mentre il Financial Times titola: “Incerto il futuro della Grecia nell’Eurozona”.