Merkel: "Garanzie sul patto a chi compra i bond"

Pubblicato il 29 Novembre 2011 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO, 29 NOV – Oggi ha meritato il titolo di lady di ferro, scippato per lei a Margaret Thatcher alla fine di un'altra lunga nera giornata della crisi dell'eurozona dallo Spiegel. Perche' Angela Merkel, in una veloce conferenza stampa al fianco al re di Giordania a Berlino, ha ribadito la sua linea: chi investe in Europa ha bisogno di sapere che l'Europa è seria. Servono regole più severe, e la modifica dei trattati. Punto.

Il resto – se per caso Parigi nei giorni scorsi avesse frainteso – trapela da un vertice con il gruppo parlamentare dell'Unione (CDU-CSU): la cancelliera non e' disposta a trattare su Bce ed eurobond. Anche quando avrà ottenuto quello che vuole. ''Non tutti sono entusiasti delle modifiche da apportare ai contratti europei, perche' questo comporta processi complicati di voto, coinvolgendo i governi, i parlamenti, i popoli – ha detto in conferenza stampa -. Tuttavia io credo che tutti quelli che ci prestano dei soldi o che comprano i titoli di stato in Europa si aspettano che noi agiamo in modo più severo rispetto al passato, facendo si' che sia garantito che il patto di stabilita' e di crescita venga rispettato''. Perche' in passato, ha aggiunto dopo aver evidentemente fatto fare il conto ai suoi, ''e' stato possibile violarlo oltre 60 volte''. Nel pomeriggio, poi, un incontro con il gruppo parlamentare dell'Unione è stata l'occasione per far trapelare che il nocciolo duro della questione rimane sempre lo stesso: Berlino non e' disposta a ritrattare sugli eurobond in cambio del super-Mastricht.

''Non posso ritenere giusto questo modo di procedere'', ha detto la cancelliera ai presenti. Non vanno assieme sanzioni piu' pesanti per chi si indebita e la condivisione dei tassi di interesse. Forse gli eurobond un giorno saranno inevitabili, avrebbe ammesso, ma quel momento e' ancora molto lontano. Un passaggio di cui rende conto Spiegel in serata, leggendovi una piccola 'via di uscita', per la Merkel assediata dai partner europei, che la vedono diversamente.

Nella giornata del primo Ecofin di Mario Monti i media tedeschi sono puntati pero' anche sul premier italiano, che ''deve farcela'', e sui tassi saliti alle stelle sui titoli di Stato. Difendendo le scelte del suo esecutivo davanti ai giudici costituzionali di Karlsruhe, il ministro Wolfgang Schaeuble ha annunciato che nelle prossime settimane Italia e Spagna avranno bisogno di un rifananziamento straordinariamente alto. Ed e' stato poi lo stesso ministro a rendere evidenti le divisioni di Francia e Germania, quando a Bruxelles ha ribadito che il successore di Juergen Stark alla Bce dovra' essere il sottosegrtario Joerg Asmussen. Mentre Parigi preme per il numero due del tesoro di Parigi, Benoit Coeure. C'e' stata anche una telefonata fra Merkel e Sarkozy, ma la fumata e' nera: per i media francesi l'Eliseo ha perso le speranze di convincere la lady di ferro.