La Polonia si prepara al voto. Nel cuore il lutto per la sciagura aerea di Smolensk

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

Jaroslaw Kaczynski

Si andrà alle urne domenica 20 in una Polonia ancora scossa dalla sciagura aerea del 10 aprile scorso a Smolensk, in Russia, in cui è stata decimata l’elite politica del Paese, 96 persone, compreso il presidente Lech Kaczynski. Al posto del defunto capo dello Stato corre ora il fratello gemello, l’ex premier Jaroslaw Kaczynski, leader del partito conservatore tradizionalista Pis (Diritto e Giustizia), dato nei sondaggi secondo, ma in forte recupero sul candidato del governo Bronislaw Komorowski, comunque favorito.

Le elezioni regolari avrebbero dovuto svolgersi in autunno e il presidente si sarebbe candidato per un secondo mandato, ma la sua morte ha costretto ad anticiparle. Finché Lech era in vita, lo sfidante Komorowski, del partito liberal conservatore di governo Po (Piattaforma Civica), era dato ampiamente vincente, addirittura già al primo turno, con oltre il 50 per cento. Ma con la morte del presidente, la tragedia nazionale e il lutto che ha colpito trasversalmente il Paese, le cose sono cambiate: sceso in lizza con un distacco di 20 punti da Komorowski, Jaroslaw Kaczynski ha fortemente recuperato nelle ultime settimane e il distacco è ora solo di otto o nove punti.

Gli ultimi sondaggi danno Komorowski tra il 41 per cento e il 44 per cento e Kaczynski tra il 32 per cento e il 36 per cento. Si dà per scontato quindi che sarà necessario un secondo turno il 4 luglio, dove Komorowski poi dovrebbe vincere (60 per cento contro 40).

L’aereo su cui viaggiava Kaczynski portava la delegazione polacca a Katyn per ricordare i 70 anni dell’eccidio su ordine di Stalin di oltre 22.000 ufficiali polacchi nel 1940. Katyn è per la memoria collettiva polacca il luogo del martirio e del trauma nazionale per eccellenza, e la sciagura del 10 aprile ha rafforzato questa coscienza.

Una delle conseguenze, sia pure fra polemiche, era stata la decisione, altrimenti impensabile, di seppellire Kaczynski e la moglie Maria nella cattedrale Wawel a Cracovia, dove riposavano finora solo i re e gli eroi polacchi. “La scomparsa tragica del presidente e la morte dell’élite patriota polacca significano per noi una sola cosa: dobbiamo portare a termine la loro missione”, motivava Jaroslaw dopo la morte del fratello la sua decisione di candidarsi al suo posto alle presidenziali. E infatti la sua campagna ricalca quella del gemello alle presidenziali del 2005, vinte da Lech contro l’attuale premier Donald Tusk.

Komorowski, presidente del Parlamento, ha assunto dopo la morte di Kaczynski anche l’interim di capo dello Stato. A marzo aveva vinto le primarie nel partito per la candidatura alle presidenziali contro il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski. Il premier Tusk, dato a lungo per candidato certo del Po, aveva rinunciato a gennaio, ritenendo suo dovere rimanere al governo.

In caso di vittoria di Komorowski, la Polonia avrà quindi al vertice rappresentanti dello stesso partito e sarà più facile per il premier governare. Con Lech, Tusk era spesso ostacolato dai suoi veti posti a tutti i disegni di legge sgraditi. Per Komorowski sono scesi in campo intellettuali e anche il fondatore di Solidarnosc Lech Walesa. Per Kaczynski la Chiesa ma anche la direzione di Solidarnosc.

Voti per Komorowski a sinistra potrebbero arrivare dall’appoggio del popolare politico socialdemocratico ed ex premier Wlodzimierz Cimoszewicz.

Circa 30,5 milioni di polacchi sono chiamati domenica alle urne, aperte dalle 6 alle 20. Dalla mezzanotte del 18 giugno vige l’obbligo del silenzio elettorale: i comizi finali dei due sfidanti sono domani a Danzica. I seggi sono circa 25.000 di cui 263 all’estero, per lo più in Gran Bretagna e Usa ma anche in Afghanistan, dove la Polonia ha 2.500 soldati.

L’Afghanistan, con i progetti di ritiro delle truppe di entrambi i candidati, è stato uno dei temi della campagna, assieme alla sanità. In tutto i candidati sono 10 ma nessuno, a parte i due principali, ha chance di farcela. I risultati si sapranno lunedì 21.