Prima l’Unione economica, poi gli eurobond: c’è una bozza di una road map…

La "foto di famiglia" al vertice di Bruxelles (LaPresse)

BRUXELLES – “Una bozza di una road map per arrivare a una decisione”: sembra un gioco di scatole cinesi lessicali che allontana gli sforzi del vertice europeo di Bruxelles dall’esito di una risoluzione concreta. Ma la prospettiva indicata dalla “bozza”, che sicuramente sarà oggetto di discussioni non brevi, è nuova: ”Gli sviluppi recenti hanno dimostrato il bisogno di portare l’Unione monetaria (Emu) ad uno stadio superiore”. Che non è quello di un’Unione politica, ma quello di un’Unione economica e monetaria. Ora è solo monetaria. E secondo il fiscal compact, dal prossimo primo gennaio dovrebbe diventare anche unione fiscale.

Con queste parole, contenute nella bozza del vertice Ue, i leader europei sanciranno una road map, termine molto di moda per indicare una “rotta”, per arrivare a fine anno ad una decisione su una ”effettiva Unione monetaria ed economica”. Sulla base del rapporto presentato dai presidenti del Consiglio, della Bce, dell’Eurogruppo e della Commissione, i leader chiederanno di presentare una proposta più dettagliata al vertice di ottobre, per giungere ad una decisione al vertice di dicembre.

”C’è la necessità di avere più tasselli specifici attorno ad un’integrazione bancaria e fiscale più forte”, si legge nella bozza. Dove si afferma in particolare che ”entro la fine del 2012 la Ue dovrà dotarsi di un meccanismo di messa in sicurezza del sistema bancario, creando uno schema comune per le garanzie sui depositi, e un fondo comune con poteri di risoluzione per la gestione delle crisi. In una prospettiva a brevissimo termine, il Consiglio deve rapidamente esaminare la proposta della Commissione per la risoluzione delle crisi bancarie, per raggiungere un accordo entro fine anno”, si legge ancora nel documento. Anche ”la proposta sullo schema per le garanzie sui depositi, e sui requisiti di capitale deve essere adottata in via d’urgenza”.

Alla bozza si aggiunge il rapporto che hanno preparato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker e il presidente della Bce Mario Draghi: dove sono indicate le modalità per completare l’unione economica che potrebbe potare all’emissione di debito. Ovvero ai tanto vituperati (dalla Merkel) Eurobond?

 

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