“Al Carroccio piace trans”. Maurizia Paradiso smentisce virilità leghista

Pubblicato il 5 Novembre 2009 - 18:42| Aggiornato il 6 Novembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Anche ai leghisti piace trans, «a loro come a tutti gli altri uomini». La rivelazione choc arriva da una settentrionale “camicia verde” doc come Maurizia Paradiso, uno dei transessuali più celebri d’Italia.

Il conduttore televisivo sfata in questo modo lo stereotipo del “celodurismo” leghista: «Sono stata iscritta e attivista della Lega Lombarda prima di essere cacciata perché trans. Un tempo sufficiente per osservare il popolo leghista anche al suo interno e posso dichiarare che anche loro come del resto tutti gli altri uomini amano i trans».

Il caso Marrazzo, unito a quello più datato di Sircana, poteva prestarsi a facili strumentalizzazioni da parte degli ambienti vicini alla maggioranza, che potevano calcare la mano sul “vizietto”, etichettandolo come tipico del centrosinistra. «Far credere che solo le persone di sinistra vanno con i trans fa ridere – sottolinea la Paradiso – Ognuno ha i propri vizietti chiusi in casa».

Una realtà che però viene opportunamente celata dal Carroccio: «Certo, di giorno come è capitato a me, puoi essere etichettato come gay e disprezzato, ma di notte poi le cose cambiano, anche nel mondo leghista – spiega Maurizia Paradiso – una bella persona piacevole e trans può essere apprezzata e valorizzata».

Il mito virile leghista, dunque, è più una leggenda che una realtà. «Se la Lega ce l’ha duro – continua – io sono una sorgente vivente. Ma con questo non voglio criticare i contenuti della politica della Lega che su certe questioni ha ragione; come ad esempio il voler arginare l’assedio delle trans brasiliane extracomunitarie che stanno rovinando il nostro paese con scandali, ricatti e malattie».