Beppe Grillo a Montecitorio: la sua prima volta, per fare autocoscienza sulla diaria

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Maggio 2013 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo entra a Montecitorio: la sua prima volta, per parlare di diaria

Beppe Grillo entra a Montecitorio: la sua prima volta, per parlare di diaria (LaPresse)

ROMA – Beppe Grillo a Montecitorio: per la prima volta il leader del Movimento 5 Stelle entra alla Camera. “L’appuntamento con la storia” è fissato per le 15 di giovedì 9 maggio, quando il comico genovese si riunirà con i parlamentari. In cima agli argomenti c’è la questione della diaria.

Ieri, nel quarto piano del palazzo dei gruppi parlamentari, i deputati grillini hanno registrato il loro muro del Pianto: incalzati da domande stile Le Iene, hanno raccontato le loro storie:

Lì, telecamera puntata contro, i deputati Cinque Stelle raccontano uno a uno come sono andati questi primi due mesi romani. Non si parla di politica, per carità. Si ragiona di soldi. E di quanti ne hanno spesi da quando sono arrivati in Parlamento. Domande secche, stile Iene. E risposte altrettanto sincopate. Dove vivi? Quanto spendi? Che lavoro facevi prima? Hai figli? L’affresco che ne esce sfiora la tragedia. C’è chi ha il conto corrente in rosso, chi rischia di perdere l’alloggio popolare, chi ha genitori in difficoltà. Storie come quelle di tanti italiani, come quella di Andrea C., disoccupato 45enne che ieri il blog di Grillo ha pubblicato per ricordare “le priorità del Paese”. è che a raccontarle, in video per giunta, sono gli eletti del Movimento Cinque Stelle. Un muro del pianto, che serve a placare le ire della Rete, a giustificare le polemiche sulla diaria da restituire, a chiarire al web che non si sono montati la testa, semplicemente sono inguaiati come loro. “Storie di vita che non hanno niente a che vedere con quelle di chi normalmente sta dentro al palazzo”, spiegano ancora dallo staff, nel disperato tentativo di dimostrare che non si può ragionare con il paraocchi della casta.

Di questo, in una seduta di autocoscienza M5S parlerà Grillo con i suoi. Ma lo farò in una sala appartata, lontano dagli sguardi indiscreti dei giornalisti e al riparo da incontri (per lui) imbarazzanti:

Non passeggerà per il Transatlantico (“Io se incontro uno come Brunetta – diceva qualche settimana fa – non riesco a far finta di niente”), lo staff pare abbia organizzato un percorso che lo terrà lontano dal resto dei politici. E pure dai giornalisti. L’idea di fare una conferenza stampa non è ancora del tutto archiviata, ma d’altronde il senso dell’incontro non è quello d parlare fuori. Piuttosto bisogna urlare dentro. La strigliata sarebbe stata più ficcante, sostengono, se ci fosse stato anche Gianroberto Casaleggio. Invece, il guru dovrebbe restare a Milano, trattenuto da impegni privati. Con Grillo da solo, immaginano, il rischio “sfogatoio” è più concreto. Tutti si metteranno a elencare bisogni e necessità, probabilmente nessuno avrà il coraggio di dire che non vuole restituire la parte di diaria non rendicontata, ma alla fine l’ipotesi che la decisione venga ancora rimandata esiste eccome. Troppe variabili ancora da definire. Una in particolare: dove si mettono i soldi “avanzati”? La maggior parte dei parlamentari ha bocciato la proposta (firmata Grillo e Casaleggio) di destinarli ad associazioni no profit. Non ci si vuole legare troppo a enti su cui magari in futuro si potrebbero scoprire magagne, non si vuole dare la sensazione di “scambiare” i soldi con i voti. Si aspetta martedì, quando l’ufficio di presidenza della Camera deciderà se istituire una voce di bilancio ad hoc (come chiesto dai grillini) a cui destinare i fondi restituiti.