Berlusconi blinda i senatori pdl contro la “campagna acquisti” per un Letta bis
Pubblicato il 26 Agosto 2013 - 14:58 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Al Senato è gia partita la “campagna acquisti”: basta il voto di 21 eletti nelle file del centrodestra per poter varare un Letta bis, con l’appoggio di Pd e Scelta Civica. Alla Camera non ci sono problemi perché, grazie al premio di maggioranza, il centrosinistra potrebbe governare da solo. La partita quindi si gioca tutta a Palazzo Madama, campo minato per tutti i governi da quando è in vigore la legge elettorale elaborata da Roberto Calderoli e da lui battezzata come “Porcellum“.
Silvio Berlusconi di “campagne acquisti” se ne intende, non solo in quanto presidente del Milan. Dal 1994 ad oggi è spesso riuscito a strappare senatori e deputati agli altri partiti, grazie alla sua capacità di grande seduttore, ad argomenti solidissimi e – stando alle accuse del processo iniziato a Napoli per compravendita di senatori – anche parecchio liquidi.
Ma questa volta Berlusconi deve giocare in difesa: blindare il proprio pacchetto di senatori dalle tentazioni di votare per un Letta bis. Scrive Adalberto Signore per il Giornale:
“«Campagna acquisiti», la definisce nelle sue conversazioni private un Berlusconi convinto che l’offensiva sui senatori del Pdl sarà pesante. Il capogruppo Renato Schifani è ben consapevole del problema e sta monitorando la situazione da giorni. Come pure Denis Verdini che ha già tra le mani una lista con alcuni nomi. D’altra parte, è proprio tra i senatori (anche tra i cosiddetti peones) che negli ultimi mesi sta montando una certa insofferenza verso i cosiddetti falchi del partito, malcontento che in più d’una occasione è stato oggetto di polemiche sui media.
L’ultima […] vede da una parte Daniela Santanchè e dall’altra le cosiddette colombe del partito. Intervistata da Repubblica, infatti, l’ex sottosegretario critica «Cicchitto, Schifani, Quagliariello e Lupi» che «fanno a gara nel dire che si può mediare ma sbagliano» mentre «Alfano ha capito che aria tirava e si è subito allineato». I diretti interessati replicano a stretto giro con Schifani e Fabrizio Cicchitto che parlano di «elenco di buoni e cattivi» che «mina l’unità del Pdl». Mentre Daniele Capezzone e Michaela Biancofiore difendono la Santanchè parlando di «attacchi fuori bersaglio » perché «non si deve aver paura di un libero dibattito», altri big (Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Renato Brunetta e Sandro Bondi) invitano il partito a restare «unito» intorno a Berlusconi”.
Ed è per questo che Berlusconi, prima di “blindare” i senatori, ha pensato a “blindare” le bocche dei suoi, invitandoli al silenzio stampa per non “fornire alibi per manipolazioni” con dichiarazioni che possono essere oggetto di “forzature e strumentalizzazione da parte della stampa”.