Berlusconi: “Ho fatto più di tutti contro la mafia”

Dopo le voci degli ultimi giorni, secondo le quali Berlusconi sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per le stragi di mafia di Firenze del ’93 e del ’94, il premier va all’attacco: “Nessuno ha fatto quanto me nella lotta contro la mafia”

Berlusconi non solo nega ogni collusione con la mafia, ma afferma di essere uno degli alfieri della lotta alla criminalità organizzata: «Se c’è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia ed oggi è Il popolo della Libertà. Se cè un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti, questo è il mio governo».

Il premier afferma che «dalla lettura dei quotidiani dei giorni precedenti ed anche di oggi appaia evidente ad ogni persona onesta e di buon senso che ci troviamo di fronte all’attacco più incredibile ed ignobile che mi sia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni».

Il riferimento è alle voci che volevano il Cavaliere indagato per le stragi di mafia avvenute a Firenze nel ’93 e nel ’94. L’ipotesi dell’iscrizione nel registro degli indagati, assieme a Marcello Dell’Utri, è stata smentita dagli stessi magistrati fiorentini.

Il presidente del Consiglio parla dell’attacco «più incredibile ed ignobile che gli stia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni» da quando – spiega – «ho deciso di dedicarmi con tutte le mie forze al bene del mio Paese».

«Se c’è una persona che per indole, sensibilità, mentalità, formazione, cultura ed impegno politico, è lontanissima dalla mafia – afferma – questa persona sono io. Se c’è un partito in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia ed oggi è il Popolo della Libertà. Se cè un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti, questo è il mio governo che, sono certo, sarà ricordato anche come il governo che la lanciato la sfida più determinata alla mafia nella storia della nostra Repubblica».

«Questo – prosegue il premier – è il terreno civile e politico sul quale intendo anche contrastare la campagna di stampa del gruppo “La Repubblica-Espresso” che chiamerò a rispondere, sul piano penale e civile, dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dall’azienda Fininvest».

Comments are closed.

Gestione cookie